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Emilia Romagna. Ballotta (Cisl): “Settant’anni fa nasceva la Cisl di Modena”

Pubblicato il 29 Apr, 2020
Modena, 29 aprile 2020. La Cisl di Modena compie domani – giovedì 30 aprile – settant’anni, essendo nata il 30 aprile 1950 per iniziativa di Ermanno Gorrieri e Luigi Paganelli, già partigiani “bianchi” ed esponenti di primo piano del cattolicesimo democratico modenese. La prima sede Cisl si trovava in via Badia (laterale di via Emilia Centro), dal 1970 è a palazzo Europa.
Risale al 2015, invece, la fusione tra la Cisl di Modena e quella di Reggio, che ha dato vita alla Cisl Emilia Centrale, prima struttura Cisl in regione e settima in Italia per numero di iscritti.
«Celebriamo questo nostro anniversario in un momento difficile, alla vigilia di un 1° Maggio che, nonostante l’assenza di cortei e manifestazioni di piazza, darà un segnale forte di unità, solidarietà e speranza per tutto il mondo del lavoro – dichiara il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – La nostra mente e il nostro cuore sono rivolti alle vittime del coronavirus e alle loro famiglie, ai medici e infermieri, a tutto il personale della sanità e Protezione civile che in queste settimane si sono prodigate per salvare tante vite umane.
Anche a Modena – aggiunge Ballotta – gli effetti della pandemia sono pesanti sul piano economico e sociale. Settant’anni fa la Cisl seppe indicare a un territorio uscito a pezzi dalla guerra la strada della rinascita civile e delle necessarie riforme economiche e sociali, ponendo al primo posto i diritti e la dignità della persona, il valore e la sicurezza del lavoro, l’inclusione sociale e la lotta alla povertà. Sono i grandi valori morali e culturali del cattolicesimo sociale che rappresentano ancora oggi una parte importante delle nostre radici ideali e culturali».
Ballotta ricorda che la Cisl ha esercitato un ruolo decisivo in tante vicende economiche, sia locali che nazionali, mentre oggi è chiamata a fornire il suo contributo nella nuova “ricostruzione”, a Modena come nel resto del Paese.
«Nulla sarà più come prima dopo questa emergenza sanitaria – avverte il segretario Cisl – Bisognerà siglare accordi innovativi con le aziende per cambiare radicalmente il modo di produrre, riorganizzare lavoro e orari, diffondere lo smart working, utilizzare le nuove tecnologie in tutti i settori per salvaguardare la salute delle persone, garantendoe qualità e produttività.
Dobbiamo ripensare i servizi pubblici, dai trasporti alle scuole, modificare il nostro stile di vita. Questa fase – continua Ballotta – può e deve diventare anche un’opportunità per estendere la democrazia economica in tutti i luoghi di lavoro, perché avremo bisogno di più partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori modenesi nelle decisioni e scelte produttive delle aziende.
Oggi è il momento della coesione territoriale e nazionale, della responsabilità e solidarietà, più volte sollecitate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Era questa la visione che già settant’anni fa i nostri padri fondatori avevano indicato con chiarezza alla comunità modenese impegnata nella ricostruzione post-bellica.
Quelle idee lungimiranti – conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale – restano per noi un punto di riferimento ideale e culturale, un patrimonio di principi e valori di cui il nostro territorio ha ancora bisogno per affrontare le nuove sfide».

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