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Emilia Romagna. Ccnl Legno-arredo industria: domani sciopero nazionale con manifestazione a Forlì

Modena, 27 ottobre 2016. Scioperano domani, venerdì 28 ottobre, in tutta Italia i lavoratori del settore legno-arredo industria. In provincia di Modena sono interessati oltre 500 addetti distribuiti tra alcune aziende importanti, come Sistem Costruzioni di Solignano Nuovo, Open.Co di Castelvetro, Ecoblocks di Finale Emilia e Vibro-Block di Montese, e altre realtà industriali minori. La protesta, di otto ore, è stata proclamata dalle segreterie nazionali dei sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil per il mancato rinnovo del contratto nazionale. Oltre all’astensione dal lavoro, è prevista una manifestazione regionale a Forlì davanti alla sede Unindustria di Forlì-Cesena a partire dalle 9.30. Partecipa anche una delegazione di lavoratori e sindacalisti modenesi. «A distanza di sette mesi dalla scadenza del contratto, a oggi permangono distanze rilevanti al tavolo della trattativa, in quanto Federlegno ha la pretesa di avere mano libera sugli orari di lavoro, volendo gestire la flessibilità in modo unilaterale e chiedendo di lavorare anche il sabato e la domenica – spiegano i sindacati – Secondo Federlegno i futuri aumenti salariali dovrebbero essere legati al tasso di inflazione, con il rischio concreto di cancellare gli aumenti in caso di inflazione inferiore al previsto. Inoltre chiede di aumentare il lavoro precario inserendo più contratti a tempo determinato e in somministrazione, vanificando in questo modo la contrattazione di secondo livello». Per i sindacati Federlegno, in sostanza, vuole lavorare in modo precario, senza nessun aumento salariale definito e senza nessun orario concordato. Le organizzazioni sindacali, invece, chiedono di tenere in considerazione le esigenze dei lavoratori, perché solo in un ambiente di lavoro sereno e rispettoso delle persone si possono raggiungere buoni livelli di produttività. Per questo occorre gestire in modo condiviso le esigenze aziendali, compresa la flessibilità sugli orari di lavoro, attraverso l’informazione alle rsu e con la contrattazione di secondo livello. Vanno estesi i diritti anche ai lavoratori precari, verificando la trasformazione dei loro contratti a tempo indeterminato. «Sul piano del salario la richiesta – concludono Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – è di aumenti dignitosi nella media dei contratti nazionali rinnovati in categoria: 70 euro per il settore laterizi, 90 euro per il cemento, 103 euro per il comparto lapidei».

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