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Emilia Romagna. Ceramica del Conca Savignano sul Panaro: accordo su cigs a rotazione per dodici mesi

Modena, 21 marzo 2019 – Accordo tra i sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil con la direzione aziendale dello stabilimento di Savignano sul Panaro della Ceramica del Conca sulla procedura per aprire la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale.

Nonostante gli ingenti investimenti realizzati nel 2017 e nel 2018 (oltre 45 milioni di euro per innovare e adeguare parte degli impianti e della struttura logistica), Ceramica del Conca ha registrato un calo del fatturato di circa il 9,9%. C’è stata, di conseguenza, una diminuzione di mq di piastrelle prodotte e spedite. Nei primi mesi del 2019, inoltre, si è registrato un calo delle vendite dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2018. L’azienda ha dichiarato la necessità di riportare le scorte di magazzino a un livello fisiologico per adattarle alle mutate esigenze del mercato, con conseguente fermo produttivo dell’area cosiddetta Gres 1.

La trattativa con i sindacati ha permesso di attivare un ammortizzatore sociale – la cassa integrazione straordinaria per crisi – per dodici mesi, a decorrere dall’8 aprile 2019, per 143 lavoratori su 201 in produzione. La cigs sarà a rotazione orizzontale tra tutti i lavoratori, per permettere di distribuire le ore di lavoro e ridurre l’impatto della cassa sugli stipendi dei dipendenti. L’azienda si impegna ad anticipare la cigs a carico dell’Inps.

Lunedì prossimo 25 marzo Femca e Filctem illustreranno ai lavoratori l’ipotesi di accordo, sul quale le assemblee dei giorni scorsi (molte partecipate, oltre 100 lavoratori presenti) avevano già dato pieno mandato ai sindacati di firmare un accordo per un ammortizzatore di carattere solidaristico.

«È stato importante il sostegno ricevuto dai lavoratori – affermano Marco Ganzerli (Femca Cisl Emilia Centrale) e Anna Paragliola (Filctem Cgil Modena) – per far cambiare rotta all’azienda rispetto alla prima ipotesi, apparsa anche a mezzo stampa, di un ammortizzatore sociale verticale che divideva i lavoratori. Una soluzione inaccettabile sia per i lavoratori che per noi sindacati confederali».

L’accordo prevede, inoltre, percorsi di formazione per non perdere le professionalità e l’impegno ad aprire un tavolo di discussione nei prossimi giorni per analizzare i carichi e l’organizzazione del lavoro al fine di valutare il recupero di altre postazioni lavorative, oltre a quelle già disponibili.

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