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Emilia Romagna. Cisl: «Investimento Faw-Silk EV. Buona notizia, pronti a fare la nostra parte»

Pubblicato il 3 Feb, 2021

Modena, 3 febbraio 2021. «Speriamo che lo facciano a Modena, ma in ogni caso è una buona notizia per il territorio regionale e l’intero settore dell’automotive, indotto compreso».

Il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta commenta così l’annuncio, dato ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che i cinese della Faw e gli americani della Silk EV sono pronti a investire un miliardo di euro nella Motor Valley per la nascita di un polo all’avanguardia nella progettazione e produzione di auto di alta gamma full electric e plug-in.

«Ci inorgoglisce constatare, e non è la prima volta, che grandi aziende straniere scelgono il nostro territorio per realizzare prodotti innovativi e di alta qualità – dice Ballotta –
Ora tocca alle istituzioni e alle parti sociali costruire le condizioni migliori affinché gli investimenti siano non solo confermati, ma effettuati a breve e diano i risultati sperati in termini di posti di lavoro, buona occupazione e ricchezza distribuita sul territorio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte», conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale.

«La Motor Valley è stata prima un’intuizione, poi un desiderio possibile e ora una tangibile realtà in continuo sviluppo e con un costante sguardo verso il futuro, anche grazie al contributo dei sindacati – aggiunge il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – Attrarre idee, proposte, capitali e professionalità dall’estero innesta un circolo virtuoso che, opportunamente guidato, potrà aumentare le prospettive di sviluppo tecnologico e occupazionale del nostro territorio.

La transizione dal motore endotermico ai propulsori a minor impatto ambientale (ibridi vari, full elettric, idrogeno ecc.) non è un processo che si può autoregolare. Noi crediamo che serva una regia dei soggetti, tra i quali il sindacato, – conclude Uriti – in grado di garantire qualità ambientale, occupazionale, sanitaria e sociale».

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