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Emilia Romagna. Sanità: domani sciopero nazionale interinali e presidio a Bologna

Modena, 23 luglio 2020 – Scioperano domani – venerdì 24 luglio – in tutta Italia i lavoratori somministrati impegnati nel comparto sanità.
L’astensione dal lavoro è proclamata da Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, che domani organizzano anche un presidio nazionale presso il Ministero della Salute e altri quattro presidi regionali (tra cui Emilia-Romagna). Quello di Bologna si tiene dalle 10 alle 13 sotto la sede della Regione.

La motivazione dello sciopero è che i lavoratori somministrati risultano esclusi, in quasi tutte le regioni, dai trattamenti economici accessori e integrativi in favore del personale sanitario impegnato durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19, creando così situazioni di disparità tra persone che hanno lavorato fianco a fianco nella lotta al virus.

«Quello di domani è uno sciopero per il riconoscimento del giusto merito per l’impegno e il lavoro svolto nella fase emergenziale, per avere gli stessi trattamenti, dare stabilità e futuro ai rapporti di lavoro – spiega Claudia Rizzo, sindacalista della Felsa Cisl Emilia-Romagna (sindacato lavoratori somministrati autonomi atipici) – Chiediamo con forza l’inclusione di questi lavoratori della sanità pubblica nei riconoscimenti economici predisposti dalla Regione per il personale sanitario che ha lavorato nell’emergenza Covid, così come nelle quote riservate dei concorsi e, di conseguenza, chiediamo un loro coinvolgimento nei percorsi di stabilizzazione».

Paradossale la situazione di Modena, dove sono interessati 292 sanitari interinali, tra infermieri, operatori socio-sanitari (oss) e tecnici sanitari, di cui 155 all’Azienda Ospedaliero-Universitaria e 137 all’Azienda Usl che hanno lavorato durante l’emergenza.

Un mese fa le due aziende sanitarie modenesi avevano dichiarato di essere “impegnate congiuntamente a individuare i corretti strumenti giuridici che consentano anche al personale sanitario interinale impegnato durante l’emergenza Covid-19 di accedere ai meccanismi premianti previsti per il personale dipendente”.

Due giorni fa le due aziende annunciavano soddisfatte di aver mantenuto la promessa. «Nel mese di luglio anche il personale sanitario interinale impegnato durante la pandemia si vedrà riconosciuto un meritato premio. Abbiamo, infatti, individuato lo strumento giuridico atto a consentire un meccanismo premiante a questo personale che ha lavorato fianco a fianco con i dipendenti – hanno dichiarato il direttore amministrativo dell’Ausl Sabrina Amerio e quello dell’Aou Lorenzo Broccoli – Non abbiamo potuto erogare il beneficio direttamente, come accaduto nel mese di maggio per il personale dipendente, in quanto gli operatori in questione dipendono dalle agenzie interinali e non vengono retribuiti direttamente da noi.
Siamo riusciti, però, a individuare la soluzione migliore che ci ha consentito in assoluta trasparenza e rispetto della normativa di soddisfare questa giusta aspettativa».

Ieri gli stessi due dirigenti sanitari hanno comunicato che l’erogazione del premio per il personale somministrato impegnato nell’emergenza Covid-19 viene rinviata in ragione della vertenza nazionale in corso, la quale rende necessarie ulteriori valutazioni circa l’impatto della soluzione modenese sul piano generale.

«Si tratta di un differimento di cui siamo dispiaciuti e che è esclusivamente dovuto a detto supplemento di valutazione – assicurano Amerio e Broccoli – Resta fermo l’impegno al riconoscimento che potrà essere corrisposto a conclusione della disamina in atto».

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