Roma 15 gennaio 2019 – “Il rapporto annuale sulla povertà redatto dalla Caritas di Roma si conferma una analisi attenta, analitica e mai superficiale, dello stato sociale della Capitale. Una lettura profonda delle sofferenze, le solitudini, i baratri esistenziali in cui cadono lavoratori precari, pensionati, famiglie, giovani per i motivi più disparati ma sovente riconducibili a redditi insufficienti per condurre una vita dignitosa. Con effetti a cascata: precarietà abitativa e delle relazioni, bassissima scolarizzazione, difficoltà di accesso alle cure, disagio mentale, solitudine”. Lo dichiara, in una nota, Luca Bozzi, segretario generale della Cisl Roma Capitale Rieti. “La fragilità della vita lavorativa, infatti, mina nel profondo tutte le sicurezze: quella dell’individuo, in primo luogo, e successivamente quella delle famiglie, sempre più esposte ai rovesci della vita e sempre meno ammortizzatore sociale. E quindi sempre più esposte ai drammi dell’usura, degli abusi, delle dipendenze da alcool, droghe e azzardo. Problematiche strettamente connesse tra loro che esplodono, con ancor più violenza e drammaticità, tra gli immigrati. La Capitale che chiede aiuto ai centri di ascolto Caritas diocesani e parrocchiali è in forte sofferenza e trova risposte solo nella solidarietà. Una solidarietà, quella esercitata dalla Caritas, che è e rimane un presidio sociale fondamentale che va sostenuto senza tentennamenti. Auspichiamo da parte delle istituzioni capitoline una più efficace azione sul territorio volta ad aumentare le occasioni di lavoro di qualità e a contrastare l’abbandono scolastico che, soprattutto nelle periferie, causa danni profondi nel lungo periodo proprio tra le fasce sociali più deboli, e una maggiore attenzione a tutte le iniziative che la Caritas romana porta avanti sul territorio, come ad esempio Monetiamo, alla quale la Cisl di Roma Capitale Rieti ha già aderito”.