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Lazio. Mense scolastiche: l’imbarazzante incontro del Garante dell’infanzia e di Roma Capitale con i genitori ! Roma non ascolta Roma

Pubblicato il 18 Lug, 2019

Roma, 18 luglio 2019 – All’incontro pubblico di ieri tenutosi presso la sala del Carroccio in Campidoglio erano presenti i genitori, il dott. Jacopo Marzetti Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio, l’Assessora alla persona Laura Baldassarre, l’avvocato Montini Emanuele e la Presidente della Commissione Scuola Teresa Zotta.
Il confronto avrebbe dovuto eliminare le preoccupazioni dei genitori, nate a causa del lungo periodo di mobilitazione sindacale, in cui testate giornalistiche, social network, associazioni e televisioni hanno puntato la luce su tutti i problemi reali delle mense scolastiche di Roma.
Purtroppo, in un clima totalmente bizzarro e surreale non si è avuto modo di esporre appieno le criticità, in quanto il Garante anziché ascoltare l’utenza, incessantemente contestava e bloccava qualsiasi intervento fatto dalla platea e spesso, lo stesso, strumentalizzava e sminuiva gli argomenti esposti.
Nonostante l’Assessora abbia rimarcato che all’interno del bando sia presente una clausola sociale finalizzata a garantire l’occupazione, di fatto 500 lavoratrici e lavoratori vengono estromessi, grazie ad un madornale errore da parte di chi ha scritto e approvato il bando.
Abbiamo inoltre evidenziato che data la scarsa cifra destinata al costo pasto, non sia possibile mettere in sicurezza i locali dei refettori, eseguire un’attenta manutenzione dei macchinari delle cucine, garantire dei salari e dei parametri orari a tutte le lavoratrici e ai lavoratori.
Non sarà possibile inoltre così come sbandierato nell’ultimo comunicato stampa dell’Assessora, erogare cibo bio, garantire la filiera corta e il kmZero.
L’Assessora Baldassare in maniera provocatoria e strumentale ha chiesto alle Organizzazioni Sindacali proposte e soluzioni, nonostante sappia benissimo che, sin dal 2017 denunciano decine di criticità.
Non ci siamo mai sottratti al confronto e laddove possibile abbiamo fatto proposte e azioni concrete come :
– formazione di 170 cuoche senza qualifica ad oggi non ancora realizzata;
– richiesta di inserimento di una soglia minima per evitare una gara al massimo ribasso;
– denuncia per l’assenza di 330 cuoche delle scuole autogestite, risolvibile con un’integrazione al bando ante apertura delle buste;
– segnalazione all’Anac in merito alle procedure;
– denuncia delle lesione dei diritti sindacali (assemblea e sciopero), ad oggi nessuna modifica è stata apportata nonostante il parere favorevole della Commissione di Garanzia;
– due richieste con successivo incontro in Commissione Trasparenza;
– 2 mozioni presentate in Assemblea Capitolina per il ritiro, bocciate dal Movimento 5 stelle;
– 1 interrogazione parlamentare;
– Sostegno alla raccolta firme promossa da Genima;
– Denuncia al Responsabile Unico del Procedimento

 

Rimane questo episodio l’ennesima prova che “Roma non ascolta Roma”. Cosi in una nota FILCAMS Cgil Roma e Lazio FISASCAT CISL Roma e Lazio UILTUCS e UIL Trasporti Roma e Lazio

 

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