Roma, 4 marzo 2021 – “E’ stato firmato oggi, con la Regione Lazio, il Protocollo per le politiche attive. Alla firma erano presenti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, i presidenti delle associazioni datoriali e il Presidente della Regione Lazio. La contrattazione con le organizzazioni sindacali e’ stato il valore aggiunto che ha portato alla firma di questo accordo”. Cosi’, in una nota, Cgil, Cisl e Uil del Lazio. “Il Protocollo- continua la nota- rappresenta uno dei pilastri per uscire dalle difficolta’ sociali ed economiche che si sono acuite con la pandemia. Un accordo importante che disegna la cornice nella quale, attraverso la contrattazione, saranno definite le procedure per attivare le singole azioni. La Regione Lazio stanzia, per l’anno in corso, 245 milioni di Euro in aggiunta alle misure che erano gia’ stanziate, come ad esempio Garanzia Giovani per finanziare, attraverso i diversi livelli di contrattazione misure quali; Valorizzazione e potenziamento dei Centri per l’Impiego; Pacchetto anti-crisi, si tratta di una serie azioni a sostegno di aziende, lavoratrici e lavoratori; Sostegno per il cittadino in formazione, un’indennita’ per il cittadino che ha perso il lavoro o chi e’ in cassa integrazione a zero ore per inserirsi in un percorso di apprendimento e valorizzazione della professionalita’; Patto tra generazioni e invecchiamento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori; Politiche a sostegno della parita’ salariale di genere; Misure per l’inserimento lavorativo delle donne; Intervento regionale in raccordo/integrazione con il Fondo Nuove Competenze, questa deve per noi essere un’opportunita’ per la riduzione dell’orario di lavoro a parita’ di retribuzione; Valorizzazione dei mestieri artigianali; Misure sperimentali nelle aree di crisi complessa come ad esempio i territori a disoccupazione zero, potenziamento, modernizzazione e di valorizzazione degli ITS e degli IFTS; Sostegno all’auto-impiego. Questo accordo deve essere inteso come l’inizio di un percorso che prevede la formazione e la buona occupazione per i giovani, le donne, le persone con disabilita’, i disoccupati e i percettori di ammortizzatori sociali, perche’ da solo, altrimenti, non riuscira’ a fronteggiare la marea che rischia di sommergerci con la fine del blocco dei licenziamenti che, lo ribadiamo con forza, deve proseguire fino a fine emergenza ed essere generalizzato. Ora e’ indispensabile definire con la massima tempestivita’ un Patto per il lavoro, per il Clima e lo Sviluppo del Lazio per inserire un nuovo sostegno all’impalcatura delle misure necessarie per uscire dalla crisi. Siamo pronti ad affrontare la discussione avendo gia’ condiviso la piattaforma Ricostruire il futuro – Per uno sviluppo del Lazio che non lasci indietro nessuno”.