Roma, 14 marzo 2019 – “Quota 100 e reddito di cittadinanza: i due temi caldi del momento sono stati esaminati questa mattina in occasione di un seminario formativo organizzato dalla Cisl Roma Capitale e Rieti nella sede romana. Un momento di analisi e confronto che ha voluto evidenziare le peculiarità, anche tecniche, delle nuove normative, per fornire conoscenze e strumenti a chi deve fronteggiare in prima linea le domande dei cittadini, dei lavoratori, delle donne, dei giovani, di chi ha perso il lavoro”. Così, in una nota, la Cisl di Roma Capitale e Rieti.
“Come ha evidenziato Paolo Terrinoni, segretario generale della Cisl del Lazio aprendo il seminario ‘si tratta di due provvedimenti che presentano molti limiti. Quota 100 è una opportunità ma non è accessibile a tutti i lavoratori e molti, specie le donne e i lavoratori discontinui, ne sono fuori. Mentre il Rdc suscita diverse perplessità, sia come di contrasto alla povertà sia come strumento per combattere la disoccupazione. Per creare lavoro servono investimenti: un tema assente nelle politiche del governo’.
Dal canto suo, Luca Bozzi, segretario generale della Cisl di Roma Capitale e Rieti, ha evidenziato la ricaduta locale delle misure, in particolare ‘Quota 100 che, in settori nevralgici come la pubblica amministrazione, le partecipate, il personale sanitario e l’istruzione, rischia di lasciare nell’immediato sotto organico interi reparti mentre, nel lungo periodo, la perdita improvvisa di personale che non ha avuto il tempo necessario per il passaggio delle competenze, potrebbe causare perdite di efficienza e conoscenza con ripercussioni sulla qualità del servizio’.
Analisi più tecniche dei due provvedimenti sono invece arrivate dai responsabili del Caf Cisl del Lazio e dell’Inas Cisl di Roma, Viviana D’Ortenzio e Fabio Fontanin, in rappresentanza dei due enti incaricati di ricevere e lavorare le richieste di accesso a Quota 100 e Rdc.
Nelle sue conclusioni, il segretario confederale della Cisl nazionale Ignazio Ganga, ha parlato di una manovra che sconta pesantemente la mancanza del confronto con i sindacati ed è fortemente condizionata dal contratto di governo. Quota 100 ha un tiraggio importante ed è una buona opportunità, purtroppo non aperta a tutti i lavoratori, mentre il Rdc è uno strumento molto complicato per i molteplici obiettivi che si propone, ovvero il contrasto della povertà e della disoccupazione. Le novità di questi ultimi giorni sono i segnali di apertura del Governo al confronto, segnali che si sono concretizzati con l’impegno di aprire quattro tavoli per sbloccare i cantieri, per la crescita e lo sviluppo, la previdenza, il salario minimo e la rappresentanza. Il secondo passaggio della legge alla Camera per l’approvazione definitiva, potrà essere il momento giusto per recepire le modifiche che il sindacato confederale chiede da tempo”.