1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Lazio. Trasporti Roma, ...

Lazio. Trasporti Roma, Fit-Cisl reg.le: “In vista delle riaperture scolastiche, le nostre proposte per il Tpl”

Pubblicato il 23 Apr, 2021

“Livree per rendere riconoscibili all’utenza i bus privati, ‘facilitatori’, un maggior coinvolgimento del Trasporto pubblico non di linea: molte le misure che potrebbero essere di aiuto”

Roma, 23 aprile 2021 – “In vista delle riaperture scolastiche, sono diverse le misure che da tempo proponiamo, e che a nostro parere andrebbero adottate in parallelo agli interventi di potenziamento che sono già allo studio. In primis sottolineiamo una cosa semplice ma di buon senso: i bus privati che sono stati adottati come supporto al Trasporto pubblico locale non sono purtroppo riconoscibili all’utenza, e si dovrebbe porre attenzione a ricoprirli con una livrea per renderli utilizzabili. Se la scuola riprendesse in presenza al cento per cento, avremmo un bacino totale di 700mila studenti di ogni ordine e classe che ripopolerebbe 5.470 scuole”.
E’quanto si legge in una nota del Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e del Segretario regionale responsabile del Dipartimento Mobilità della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci, in cui si aggiunge che “riteniamo inoltre fondamentale la rimodulazione degli orari della città, per evitare che si crei eccessiva congestione in determinate fasce orarie, e un maggiore coinvolgimento del Trasporto pubblico non di linea – ovvero tassisti e Ncc – a supporto della mobilità urbana: stiamo parlando di lavoratori in difficoltà a causa della pandemia, che con un’adeguata pianificazione da parte delle istituzioni potrebbero fornire un contributo su vasta scala al problema del contingentamento sui mezzi”.
“Abbiamo ripetutamente proposto, inoltre – concludono i sindacalisti – il reclutamento di figure quali ‘facilitatori’ della mobilità e del contingentamento, anche tra i percettori del reddito di cittadinanza: a Roma sono presenti alcune figure professionali preposte a questo ruolo, ma in numero non sufficiente rispetto alla grande ed estesa rete della mobilità. Senza facilitatori né supporti tecnologici che calcolino il contingentamento ricade di fatto sugli autisti, già alle prese con la grande responsabilità della guida dei mezzi pubblici e con aggressioni quasi all’ordine del giorno, un ulteriore, insostenibile compito. Sarebbe infine opportuno iniziare a pensare a un percorso vaccinale per questa categoria di persone, da oltre un anno in prima linea e fortemente esposta al contagio”.

Condividi