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Lombardia. Brescia, accordo provinciale sul Fondo Nuove Competenze. Soddisfazione della Cisl per un’intesa che riconosce l’importanza dell’investimento sulla formazione

Pubblicato il 21 Gen, 2021

Brescia, 21 gennaio 2021 – Confindustria Brescia, Cgil, Cisl e Uil provinciali hanno sottoscritto un accordo territoriale per facilitare l’accesso al Fondo Nuove Competenze introdotto dal Decreto Rilancio, uno strumento per accompagnare le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove e maggiori competenze professionali. Reboni (Cisl): Essenziale l’investimento in formazione “È un’intesa per la quale la Cisl si è spesa con convinzione – commenta Paolo Reboni, componente della Segreteria provinciale – perchè investire in formazione è essenziale per aumentare competenze e incrementare l’occupabilità dei lavoratori. Vogliamo favorire questi processi e contribuire a renderli costanti nel tempo e diffusi tra il maggior numero di lavoratori“. Fino a 250 ore (pagate dallo Stato) di azioni formative per dipendente Una volta pubblicato il Decreto che dovrebbe ricomprendere nel finanziamento 2020 anche gli accordi perfezionati successivamente alla data del 31 dicembre 2020 (mentre un nuovo Decreto riguarderà in specifico il 2021), le imprese bresciane potranno sottoscrivere gli accordi necessari per destinare parte dell’orario di lavoro, fino a un massimo di 250 ore per dipendente, ad azioni di formazione, beneficiando così anche dei contributi previsti pari al costo lordo delle ore di lavoro destinate alla formazione. I lavoratori che parteciperanno a tali percorsi formativi non avranno nessuna conseguenza sulla retribuzione spettante, diretta e indiretta, né sugli aspetti contributivi e previdenziali. Competenze tecnologiche e abilità manuali I firmatari dell’intesa hanno espresso congiuntamente “soddisfazione per l’accordo raggiunto, che conferma l’impegno strategico delle parti sociali sul nostro territorio per la promozione e realizzazione di azioni formative di qualità. Per favorire l’innovazione di processo e di prodotto nel nuovo modello dell’economia circolare oggi servono specialisti, dalla produzione alla logistica, dalla qualità alla manutenzione, che alle tradizionali riconosciute abilità manuali affianchino anche crescenti competenze tecnologiche e digitali”. Sul piano operativo è stato convenuto che per le aziende prive di rappresentanza sindacale interna, la condivisione degli accordi avverrà nell’ambito della Commissione per la formazione che vede coinvolte Confindustria Brescia, Cgil, Cisl e Uil provinciali, già attiva per la formazione finanziata da Fondimpresa.

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