Milano, 18 ottobre 2018 – Sono già 641 le imprese italiane controllate da 300 gruppi cinesi o di Hong Kong. Oltre 30mila i dipendenti coinvolti. Quali prospettive per la tutela dei lavoratori? In
occasione della sua visita eccezionale in Italia, martedì 23 ottobre, Cisl e Iscos Lombardia ne discutono con Han Dongfang, attivista sindacale cinese e fondatore del primo sindacato
indipendente in Cina durante le dimostrazioni di Piazza Tienanmen nel 1989. Ex-operaio delle ferrovie di Pechino, dopo anni di repressioni e di carcere, oggi Han dirige il China Labour Bulletin,
un’organizzazione non governativa di Hong Kong con la quale sostiene i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori cinesi. Al centro dell’incontro presso la sede regionale Cisl di via Vida 10 i temi dello sviluppo economico in Cina, gli investimenti di questo paese in Italia e la condizione dei lavoratori.
Intervengono alla mattinata anche Rita Fatiguso, corrispondente da Pechino de Il Sole 24ore, Aldo Zuccolo e Massimo Zuffi, della Fim e Femca Cisl, che illustreranno i casi Candy e Pirelli. Le due aziende sono solo due esempi di investimenti cinesi in Italia, che oggi vanno dai 400 milioni di euro di Shanghai Electric in Ansaldo Energia all’acquisizione del 35% di Cdp Reti da parte del colosso dell’energia elettrica di Pechino, China State Grid, per un valore complessivo di 2,81 miliardi di euro.
Conclude l’incontro Ugo Duci, segretario generale Cisl Lombardia.