Marche. Conad non dà garanzie occupazionali per i lavoratori di Auchan e Sma. E’ sciopero per il lavoro oltre le cose

Ancona, 20 dicembre 2019 – Sabato 21 dicembre volantinaggio presso tutti i punti vendita Conad/Auchan delle Marche e Lunedì 23 dicembre ore 10,00 sciopero e presidio regionale di Marche e Abruzzo indetto dai sindacati di categoria, Filcams Cgil – Fisascat Cisl – Uiltucs Uil, davanti alla sede di CONAD ADRIATICO a Monsampolo del Tronto ( AP).
«Stiamo ancora aspettando, da parte di Conad, risposte e garanzie occupazionali per i dipendenti di Auchan e Sma. – affermano le segreterie unitarie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil – Ad oltre 6 mesi dall’acquisizione del gruppo francese Auchan SpA, chiediamo con forza di conoscere i dettagli della riorganizzazione degli ipermercati, il modello organizzativo e le ripercussioni occupazionali su ogni territorio, ed in particolare vogliamo la garanzia che sia scongiurato il rischio che i passaggi di ramo d’azienda isolino una parte dei lavoratori destinandoli al licenziamento. »
« Chiediamo un piano di riorganizzazione delle sedi e della logistica, che specifichi i tempi di attuazione e le possibilità di ricollocazione, oltre alle possibili sinergie con le sedi e la logistica di Conad. – proseguono i sindacati di categoria – Chiediamo di conoscere i ruoli nei quali Conad ha ricollocato, unilateralmente, una parte dei lavoratori, discriminandone altri. Vogliamo inoltre chiarimenti sul resto della rete vendita che non sarà oggetto di passaggio a Conad mentre respingiamo l’assurda richiesta di intervenire sul costo del lavoro su una platea di addetti che ad oggi non ha ancora la certezza del lavoro. »
Nelle marche sono 1673 i lavoratori impiegati dal gruppo francese di cui circa 500 in attesa di conoscere il proprio destino: la sede amministrativa, il deposito di Osimo e i 10 punti vendita che Conad considera non performanti ,non saranno infatti integrati nel sistema Conad.
Cia di Forli e Conad Adriatico bocciano una ampia fetta del vecchio perimetro aziendale a cui si aggiungono gli oltre 70 punti di vendita in franchising che non rientrano nell’interesse di Conad e che occupano oltre 380 dipendenti.
Per le segreterie regionali di Filcams Cgil – Fisascat Cisl– Uiltucs Uil «è necessario che il piano industriale di Conad sia esplicitato nella sua interezza senza omissioni, declinando gli esuberi ,oggi genericamente indicati, nei territori e nei singoli rami in cui il gruppo è stato spezzettato per essere ceduto e va definito un piano straordinario di ricollocazioni che ricomprenda anche i punti di vendita e le sedi Conad. Ma serve anche un accordo quadro sottoscritto da tutte le cooperative del sistema Conad che verifichi l’andamento occupazionale e le condizioni di lavoro dei punti vendita che passano a Conad, visto che l’impresa ha dichiarato, rispetto a questi, altri esuberi in sospeso senza precisare in quali unità distributive si concentrino le maggiori criticità . Ci rifiutiamo infatti categoricamente di parlare di migliaia di esuberi in modo generico, senza entrare nel dettaglio rispetto a dove e per quali motivi. – concludono Filcams Cgil – Fisascat Cisl – Uiltucs Uil – Perché i lavoratori sono persone e non costi, e le persone vengono prima. E’ bene che Conad non lo dimentichi ed è bene che il suo AD dott. Francesco Pugliese scelga il tavolo sindacale e non la stampa per articolare le sue proposte di ricollocazione che ad oggi sembrano ancora vaghe dichiarazioni di intento.”

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