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Puglia. Arcadio (Fisascat Cisl): ” Regolamentare il Gioco legale è cosa giusta””

Puglia, 15 novembre 2018. L’inchiesta della Guardia di Finanza ci ha dato ragione: regolamentare è meglio “Siamo stati semplici profeti di quanto è successo nei giorni scorsi in Puglia, e in altre regioni, dopo l’inchiesta della Guardia di Finanza sulle scommesse on line in mano alla criminalità organizzata e sui proventi stratosferici sfuggiti ad ogni controllo”. Così il Segretario generale della Fisascat Cisl Puglia, Antonio Arcadio, che ricorda di avere lanciato l’allarme, insieme a Cgil e Uil di categoria, sul rischio che le mafie avrebbero messo le mani su un settore che se non normato regolarmente lascia spazi illeciti a chi non ha altri interessi se non gli introiti illegali. Arcadio sottolinea che lo scorso 20 ottobre era stata inoltrata lettera alla Regione Puglia affinché si intervenisse “sul settore per rendere compatibili il gioco d’azzardo e la sostenibilità sociale, soprattutto per contrastare gli abusi e combattere l’illegalità dilagante fuori da quelli che sono i canali del gioco legale”. Per questo domattina Fisascat Cisl, Filcams Cgil, UilTucs Uil daranno vita a dei sit-in davanti le prefetture di Bari, Brindisi, Taranto, Foggia, Lecce affinché si attivi il confronto istituzionale, per contrastare la ludopatia ma anche per riconoscere il valore dell’occupazione di un settore che rappresenta lo 0,6% del Pil italiano. “Solo in Puglia – conclude Arcadio – ci sono 1.016 punti vendita legali, autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a raccogliere gioco (scommesse ippiche, sportive e virtuali) e ad ospitare apparecchi da intrattenimento e divertimento (AWP e VLT), presenti in 187 comuni: 38 in provincia di Bari, 20 in provincia di Brindisi, 10 nella provincia Barletta Andria Trani, 29 in provincia di Foggia, 69 in provincia di Lecce e 21 in provincia di Taranto”. Si tratta di 310 Negozi (punti vendita con attività prevalente accettazione scommesse), 261 Punti di Raccolta (ex Centri Trasmissione Dati – CTD, sanati), 442 Corner (“Punti Gioco”, punti vendita con attività accessoria accettazione scommesse) e 3 Ippodromi. “Migliaia di lavoratori regolari a rischio – conclude – se non si interviene in tempo per non lasciare mano libera alla criminalità”.

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