15 Novembre 2017 – Di “particolare gravità” per i sindacati l’’ipotesi di riorganizzazione del Servizio Vigilanza Marina Sud di Taranto che determinerebbe “il passaggio da una gestione centralizzata, coerente con le più moderne, economiche ed efficienti organizzazioni del lavoro, ad una gestione polverizzata che costituirà il preludio per la rapida chiusura dei posti di guardia, la cancellazione di posti di lavoro e la privatizzazione dei servizi di vigilanza”.Le RSU di Marina Sud hanno infatto appreso incidentalmente che il 30 novembre 2017 sarà in discussione a Maristat una ipotesi di riorganizzazione, senza peraltro il coinvolgimento né dei lavoratori né della RSU.
“Eppure è stata la stessa amministrazione nel 2017 ad aver documentato- attraverso schede tecniche, numeri e dati- che la gestione centralizzata non ha alternative, se non facendo venir meno la continuità del servizio e la perdita degli standard di sicurezza che si realizzerebbero con il venir meno dei servizi di vigilanza armata o prestati con la qualifica di APS” sottolineano le Rsu in una nota. “Negli ambienti del Comando Marittimo Sud si dà ormai per scontato il risultato della riunione del 30 (la frammentazione del servizio) dandone diffusione tra i lavoratori, e sono all’ordine del giorno le previsioni sulla simultanea chiusura di posti guardia. Ma 300 vigilanti hanno già detto No!, sottoscrivendo da tempo la loro contrarietà. Per rappresentare le ragioni del dissenso i lavoratori dei servizi di vigilanza di Marina Sud si ritroveranno in assemblea esterna giorno 28 novembre 2017, dalle ore 10 alle ore 12, presso lo spazio antistante il Palazzo Ammiragliato in Corso due Mari a Taranto”.