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Sardegna. Sindacati: “Tavolo contrattuali per lavoratori Forestas”

Pubblicato il 24 Giu, 2020

Cagliari, 24 giugno 2020.
La
 decisione assunta dal Consiglio Regionale della Sardegna di approvare un testo di legge circa il nuovo inquadramento in un fantomatico contratto dei lavoratori di FoReSTAS, sta lì a dimostrare tutta la mistificazione dei fatti raccontati per oltre tre anni in cui i destinatari del favoloso contratto dei regionali, sono stati letteralmente turlupinati, in spregio, tra l’altro, delle più elementari regole in materia contrattuale.

Prima mistificazionea giustificazione di questo sciagurato interventlegislativo è statarichiamata l’urgenza di dover fare l’attività antincendio. Orbene, con questo provvedimento,accadràproprio il contrario.Il legislatore si è inventato una categoria inesistente, in assenza di una declaratoria professionale, senza la quale i lavoratori non potranno essere adibiti a nessuna attività.Infatti, c’è da chiedersi: un lavoratore inquadrato attualmente nel primo livello che svolgerà mansione di autobottista che attualmente ha una retribuzione di 1674 euro, potrà ritenersi soddisfatto guadagnandone 1554,00euro ?

Seconda mistificazione:i sostenitori di questa legge hanno raccontato per anni che la Regione avrebbe stanziato milioni di euro aggiuntivi per migliorare le condizioni dei lavoratori. Purtroppo, con la legge approvata viene specificato che “agli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge, determinati in euro 4,909,866 per l’anno 2020 ed in euro 9,416,181 a decorrere dall’anno 2021, si provvede mediante utilizzo di quota parte delle risorse di cui alla legge regionale 27 aprile 2016 n.8 (legge forestale della Sardegna) stanziate per tali finalità nel bilancio dell’Agenzia FoReSTAS per gli anni 2020-2022 e successivi”. Tradotto in soldoni vuol dire che le risorse sono quelle che la Regione già trasferisce a FoReSATS per il suo normale funzionamento.

Terza mistificazione: la legge approvata, secondo alcuni, sarebbe il primo passo verso il definitivo inquadramento dei lavoratori nel CCRL. La palese incostituzionalità della norma, evidenziata dai numerosi interventi dei consiglieri regionali in sede di discussione della legge, rischia di essere una pietra tombale su tutta la vicenda contrattuale dei lavoratori che hanno ottenuto il solo risultato di vedersi inquadrati in categorie non rispondenti alla effettiva professionalità fin qui maturata. Inoltre, l’inquadramento provvisorio previsto dalla norma per del periodo dell’attività AIB,farà risparmiare all’Agenzia circa due milioni di Euro che in definitiva risulteranno come mancato guadagno dei lavoratori. 

La legge approvata, è una grande porcheria che permette di tirare a campare per qualche mese, se non sarà impugnata prima dal Governo centrale.

Ancora una volta i lavoratori sono stati traditi da una certa politica e da alcuni sindacalisti che sono dei dilettanti nel lavoro di rappresentanza ma sono professionisti della propaganda e della difesa di interessi di parte.

La questione vera è che la Giunta Regionale e alcuni sindacati, hanno paura di affrontare il tema della compiuta disciplina contrattuale stabilita dalle leggi regionali 43/2018 e 6/2019, perché un contratto serio, che noi siamo intenzionati a fare, costa alle casse della regione oltre 40 milioni di Euro: questo non lo stiamo dicendo ora ma è scritto nero su bianco nella piattaforma presentata da Flai e Fai al CORAN e che è statabocciata da alcuni sindacati perché troppo onerosa.

In definitiva il CORAN si attivi immediatamente per convocare il tavolo contrattualema ancor prima la Giunta convochi le OOSS per definire, come previsto dal D.Lgs 165/2001, le regole con le quali si scrive il nuovo contratto che dovrà essere migliore, per tipologia di attività, di quello regionale.

I lavoratori oggi sono nelle condizioni di fare un bilancio sulle promesse esui continui attacchi nei confronti dei sindacati confederali.I dirigenti di CISL e CGIL continuano a fare sindacato, mentre buona parte dei promotori del sindacato autonomo sono già operativi in altri uffici regionali e altri presto li raggiungeranno dopo aver usato i lavoratori per accrescere il loro interessi personali

Le conquiste, le tutele, le garanzie occupazionali,le stabilizzazioni sono figlie delle lotte sindacali confederali che hanno dovuto combattere contro le perfide e pericolose corporazioni che hanno rallentato il progredire dei lavoratori. Sarebbe importante che i lavoratori prendessero consapevolezza di ciò abbandonando in massa quei sindacati.

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