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Sardegna. Terzo report della Cisl sarda sulla condizione degli anziani in Sardegna

Cagliari, 14 aprile 2017. Visti con l’occhio degli anziani i territori dove la vita è sicura-mente più difficile sono Medio Campidano, Carbonia-Iglesias e Oristanese. Troppi fat-tori – economici, demografici, lavorativi – influiscono sulla qualità della vita della gente di queste zone. E’, questa, in sintesi, la situazione risultante dal III report statistico rea-lizzato dall’Ufficio studi della Cisl Sardegna e dalla Federazione regionali pensionati Cisl, presentato questa mattina a Olbia durante la seconda e conclusiva giornata dei la-vori del X congresso regionale della FNP.

Tasso di Crescita
In una regione che al 31 dicembre 2015 registrava 1.658.138 residenti, solo Olbia-Tempio ha un tasso di crescita positivo (2,6%) anche se grazie al contributo migratorio. I territori molto messi male demograficamente sono Nuoro (tasso di crescita meno 8,5%), Medio Campidano (-8,2%), Oristano (- 6,4%) e Carbonia-Iglesias (- 6,2%).
Guida la classifica, col miglior tasso di crescita degli ultimi 13 anni, Castelsardo (32,5%) soprattutto grazie al migratorio pari al 35,2%. Seguono Uta (19%), Sestu (11,8%), Olbia (10,9%), Pula (8,8%), Quartucciu ( 6,6%),Sinnai (6,2%), Santa Teresa di Gallura( 3,3%), Arzachena ( 1,3%).
Anagraficamente a star peggio sono sempre i tre territori di Oristano ( età media 46,7, indice di vecchia 234,10%), Carbonia-Iglesias ( 46,7 anni età media e indice di vec-chiaia 233,90%), Medio Campidano ( rispettivamente 46 e 213,70%). In Sardegna gli over 65 rappresentano ormai il 22,10% della popolazione ( 43,80 maschi, 56,20 fem-mine)
Nelle 8 province Olbia -Tempio si riconferma il territorio più giovane dell’isola (con una percentuale di over 65 pari al 19,60%) ed Oristano quello più anziano (con una per-centuale di anziani pari al 24,80%). Carbonia – Iglesias e Medio Campidano seguono con un percentuali di over 65 pari a: rispettivamente a 23,80% e 23,60%.
Redditi
Il Medio Campidano è il territorio col reddito più basso nel 2016 (dichiarazione redditi relativa al 2015), seguito da Ogliastra, Nuoro e Carbonia-Iglesias. Il comune dove la gente è più povera è Bidonì ( reddito pari a € 9.257,78), seguito da Onanì (€ 9.412,94) e Monteleone Rocca Doria (9.864,95€). Tra i primi venti comuni più poveri, 10 si trovano in provincia d’Oristano. Cagliari è il comune col reddito imponibile più alto (€24.124,35), seguito da Sassari (€ 20.376,31). In terza posizione regionale in questa classifica dei comuni più ricchi si trova Selargius(€ 20.376, 31). Tra i venti comuni redditualmente messi meglio ben 8 si trovano in provincia di Cagliari.
Pensioni
In Sardegna vengono mensilmente erogate 576.226 pensioni, di cui 99.578 Inps ex In-pdap, 475.925 Inps e 782 Inps ex Enpals. Secondo i dati ISTAT la spesa pensionistica è pari al 22,49 % del PIL Sardegna. L’importo medio delle pensioni sarde ( considerate tutte le categorie: vecchiaia, invalidità, superstite, pensioni e assegni sociali) è pari a € 715.

Povertà
In 12 anni la povertà relativa in Sardegna è aumentata di 6,5 punti percentuali. La situa-zione si aggrava se si osserva la povertà familiare. Nel 2015 stando alle fonti Istat, circa 107.400 famiglie sarde si trovavano in condizioni di povertà relativa (erano cir-ca107.800 nel 2014). Analizzando la serie storica (2003-2013) colpisce l’aumento di in-cidenza in dieci anni. L’incidenza della povertà relativa familiare passa da 13,3% del 2003 al 24,8% del 2013,
cioè in 10 anni è aumentata di oltre 11 punti percentuali.

Deprivazione della popolazione anziana
Il tasso di deprivazione della popolazione anziana in Sardegna è pari all’ 8,93%, signifi-ca che su 100 anziani ultrasessantacinquenni quasi 9 sono in stato di deprivazione. Cioè in Sardegna ogni 100 anziani quasi 9 non hanno un reddito sufficiente a far fronte ai bi-sogni essenziali. Di questi il 60% sono donne ed il 40% uomini. I tassi più alti si rileva-no rispettivamente a Carbonia (9,96%) e Medio Campidano (9,89%) dove su 100 anzia-ni quasi 10 sono in deprivazione. Di contro il tasso più basso si rileva
in Ogliastra (5,27%).
“La Sardegna di oggi, con oltre 400 mila persone in cerca di occupazione censite dai centri per l’impiego, con il sistema produttivo – a partire dal manifatturiero – in forte sofferenza e con pesanti criticità sul fronte degli indicatori sociali (povertà, dispersione scolastica, solitudine ed esclusione sociale, ecc) necessita – dicono i segretari generali Cisl Sardegna , Ignazio Ganga, e FNP Piero Agus – di un nuovo progetto di sviluppo e del continuo adeguamento delle politiche e degli strumenti che dovranno offrire risposte alle necessità delle Comunità e dei singoli”.

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