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Toscana. Covid nel carcere di Volterra, la Fns-Cisl scrive alla Regione: “Struttura molto complessa, muoversi con urgenza per evitare peggioramento”

Pubblicato il 11 Mar, 2021

irenze, 11 marzo 2021 – Grido d’allarme della Fns Cisl Toscana sulla “grave emergenza sanitaria registrata” nel carcere di Volterra, dove si è sviluppato un focolaio Covid, con 58 detenuti positivi su 174 e anche 6 agenti di polizia penitenziaria contagiati. Il segretario regionale della Federazione sicurezza della Cisl, Massimiliano Del Sordo, si rivolge con una lettera al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e all’assessore alla sanità, Simone Bezzini, e ne sollecita un “interessamento urgente affinché niente rimanga intentato, al fine di evitare che la situazione possa ulteriormente peggiorare.” Del Sordo evidenzia i rischi che la situazione determina “all’interno di una struttura così complessa quale è Volterra, dove è impensabile organizzare tanti diversi spazi di isolamento sanitario e garantire sicurezza per chi è recluso ma anche del personale di polizia penitenziaria, che deve poter contemperare i rischi del lavoro con la sicurezza sanitaria, anche delle proprie famiglie, residenti in quell’area.” “Da informazioni ufficiose pare che ogni 48 ore verranno ripetuti tamponi molecolari a tutte le persone presenti nell’istituto penitenziario” prosegue il sindacalista che confida nella “sensibilità” della Regione per “garantire ogni indicazione possibile alle autorità sanitarie competenti.” Il segretario Fns conclude con l’invito alla Regione “affinché il piano vaccinale venga attuato il prima possibile nell’intero circuito penitenziario toscano.”

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