Firenze, 15 giugno 2020. “L’ episodio di caporalato in edilizia che si è verificato a Firenze va condannato senza se e senza ma. Per fortuna si tratta di un caso isolato, che ha conquistato la ribalta della stampa proprio perché avvenuto in un contesto caratterizzato dalla legalità e dalla regolarità, e quindi ha fatto ancora più notizia. La Filca resta in prima linea per garantire l’assoluta tutela e dignità dei lavoratori edili”. Lo ha dichiarato Stefano Tesi, responsabile della Filca-Cisl Firenze. “Il nostro territorio – prosegue – è ammirato ed invidiato il tutto il mondo per la quantità di beni architettonici e di opere d’arte. Firenze è la capitale indiscussa della cultura italiana ed è meta ogni anno di decine di milioni di turisti che accorrono da ogni parte del mondo per visitare gli Uffizi, Santa Maria Novella, Ponte Vecchio e Piazza della Signoria, per citare solo alcuni dei capolavori. Si tratta di un tesoro che va salvaguardato e curato: è per questo motivo che nel capoluogo toscano ci sono decine di migliaia di persone che quotidianamente si impegnano per preservare e conservare nel miglior modo possibile questa incredibile ricchezza di arte e cultura. Un impegno reso possibile anche dal ruolo del sistema bilaterale edile: sono tantissime, infatti, le iniziative messe in campo per realizzare restauri, laboratori, interventi di manutenzione. In particolare la Scuola edile di Firenze concentra la propria attività sulla formazione dei restauratori di beni architettonici, consentendo ai giovani allievi di crescere e formarsi su beni culturali unici al mondo. È questa la Firenze che deve fare notizia: una realtà della quale andare fieri e orgogliosi, e che nessuna notizia di cronaca, seppur grave, potrà mai mettere in secondo piano”, ha concluso Tesi.