Firenze, 5 febbraio 2020 – Carenze di organico (in Toscana tre anni fa c’erano 2.400 dipendenti, quest’anno scenderanno sotto i 1.900) e accertamenti a rischio (proprio mentre il Governo ha messo in finanziaria un recupero di ulteriori 3 miliardi con la lotta all’evasione fiscale), esigenza di assunzioni e di non chiudere gli uffici periferici (oltre 20 in Toscana): i lavoratori e i sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Unsa, Flp) dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli proseguono la mobilitazione dopo le assemblee dello scorso 23 gennaio. E domani giovedì 6 febbraio a Firenze partirà un corteo alle 9:30 dalla sede dell’Agenzia delle Entrate in via Santa Caterina d’Alessandria 23, direzione via Cavour dove dalle 10 alle 12 ci sarà una assemblea/sit-in regionale davanti alla Prefettura, a cui una delegazione di manifestanti domanderà di essere ricevuta.
UFFICI A RISCHIO CHIUSURA E CARENZA DI PERSONALE
Gli uffici territoriali/sezioni staccate/sportelli che rischiano di chiudere per mancanza di personale (e sarebbe un grave danno per i cittadini che dovranno spostarsi per avere servizi dall’Agenzia o risponderle) in Toscana sono Montevarchi, Sansepolcro, Cortona e Poppi (Arezzo), Empoli e Borgo San Lorenzo (Firenze), Orbetello, Follonica, Massa Marittima e Pitigliano (Grosseto), Piombino, Portoferraio e Cecina (Livorno), Castelnuovo Garfagnana, Viareggio, Borgo a Mozzano e Pietrasanta (Lucca), Aulla e Pontremoli (Massa Carrara), Pontedera, San Miniato e Volterra (Pisa), Pescia (Pistoia), Montepulciano e Poggibonsi (Siena). Gli ultimissimi dati sui pensionamento all’Agenzia delle Entrate dicono che nel 2020 andranno in pensione in Toscana oltre 170 persone e – dato che l’organico oggi e di circa 2000 persone – quest’anno si rischia di andare sotto i 1.900, record storico negativo. Così si avvicina il blocco dell’attività dell’agenzia con danno per i risultati da raggiungere per la lotta all’evasione fiscale. Meno soldi dalla lotta all’evasione fiscale, meno servizi per il cittadino.
LE RICHIESTE AL GOVERNO
Attraverso la Prefettura i sindacati domani chiederanno al Governo: il superamento delle carenze organiche e un piano assunzionale corposo per svolgere a pieno l’attività istituzionali di contrasto all’evasione fiscale altrimenti fortemente limitata; lo stop alla progressiva chiusura degli uffici, in particolare quelli sub provinciali; lo sblocco del salario di produttività, con la contemporanea necessità di avere senza tagli le risorse legate al raggiungimento degli obiettivi delle agenzie; la definitiva soluzione delle problematiche legate al modello organizzativo, compreso quelle relative al finanziamento e ai criteri di selezione del personale per l’assegnazione delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità. Se non arriveranno risposte dal Governo, la mobilitazione sindacale si intensificherà.