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Toscana. Porti di Livorno e Piombino, Cisl : quando le infrastrutture?

Firenze 3 dicembre 2018 – Lo sviluppo e la crescita passano dalla realizzazione delle infrastrutture e nel territorio toscano anche dai porti e interporti, che rappresentano la porta per creare occupazione e competitività con il resto del Paese.
Dobbiamo essere pronti a cogliere gli effetti positivi della ripresa con infrastrutture moderne ed efficienti in grado di rispondere alla domanda di volume di merci trasportate.
Gli accordi di programma (firmati da Regione Toscana, Rete Ferrovia Italiana, ministero delle Infrastrutture e trasporti, Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale e Interporto toscano Amerigo Vespucci) per la reindustrializzazione e la riqualificazione ambientale per le aree di crisi complessa del territorio livornese hanno al loro interno anche progetti per opere di vitale importanza per i nostri porti.
Il porto di Piombino è stato di recente ampliato e ammodernato, sono state allungate le banchine e scavati i fondali fino a 20 metri: adesso occorre concretizzare la strada 398, una bretella di 3 km che collegherà il porto con la viabilità nazionale, di cui si attende la realizzazione da decenni, con finanziamento di 50 milioni di euro già autorizzato e conclusione dei lavori prevista nel 2021.
Per il porto di Livorno è ancora da realizzare il collegamento con il corridoio Europeo Ten-T (Trans European Network-Transport): i lavori dovevano partire nel mese di novembre con la costruzione dello “scavalco” ferroviario che faciliterà i collegamenti tra porto e interporto di Guasticce e poi proseguire con il tratto ferroviario fra Guasticce e lo svincolo Collesalvetti-Vada e Firenze-Pisa. Tutto il progetto poi deve mettere in rete il Porto di Livorno con l’ammodernamento/potenziamento della vecchia linea direttissima Firenze-Bologna e con l’adeguamento delle gallerie allo standard PC-80, la cui ultimazione è prevista nell’arco di tre anni, per i nuovi treni merci verso il nord Italia e l’Europa. L’opera costa 24 milioni di euro, di cui 17 stanziati dalla Regione, 4,3 da Rete Ferroviaria Italiana e 2,5 dal ministero delle Infrastrutture. L’inizio lavori era previsto per novembre 2018 e la consegna dell’opera entro fine 2019.
Tutte opere indispensabile a cui il territorio non può rinunciare né aspettare altro tempo. Per questo rivolgiamo un appello a tutti i soggetti preposti perché facciano presto e si possano rispettare i tempi previsti.

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