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Veneto. Dolomitibus, Marcello Di Tavi (Fit Cisl): “Attacco gratuito da un ex che se n’è andato senza far nulla per i lavoratori quando ne aveva la possibilità”

Pubblicato il 14 Giu, 2021

“Facile criticare e screditare il lavoro altrui da ex. Peccato che l’ex lavoratore Gabriele Masoch quando ha avuto la possibilità di migliorare le condizioni dei dipendenti di Dolomitibus in quanto componente per tre anni della Commissioni turni grazie alla fiducia riposta in lui dalla Rsu e dai colleghi, non abbia fatto niente: neppure una proposta, per poi infine preferire licenziarsi e andarsene. Noi delegati invece rimaniamo e lavoriamo sul serio per migliorare le tutele e le condizioni economiche dei dipendenti”. Sulle critiche espresse pubblicamente dall’ex dipendente Gabriele Masoch all’operato della Rsa aziendale e del sindacato, la Fit Cisl prende una posizione forte.
“Non serve che l’ex dipendente ci ricordi le dure condizioni di lavoro in Dolomitibus – afferma il delegato della Fit Marcello DI Tavi -. La situazione è nota e la Rsa si sta prodigando per migliorare le condizioni di lavoro di tutti, dopo le macerie che hanno lasciato proprio quelli come Masoch, che ha preferito altre strade anzichè essere solidale e darsi da fare per aiutare i colleghi di Agordo quando ha avuto la possibilità di farlo. Nel 2019 infatti la Rsu lo aveva nominato membro della Commissione turni per l’Agordino, dove lui lavorava, ma in tre anni non ha fatto alcuna proposta per un miglioramento dei turni di Agordo di cui si lamenta né ha mai accennato al disagio dei colleghi agordini. Solo oggi che non lavora più con noi, dice di essere solidale con loro”.
La Commissione turni è un gruppo di lavoro zonale composta da delegati e lavoratori che ha lo scopo di raccogliere i problemi e le istanze dell’area in cui opera e avanzare proposte concrete e soluzioni a rappresentanti sindacali ed azienda. “Da lui non è mai arrivata neppure una proposta”, afferma Di Tavi, che puntualizza inoltre che “non è stato siglato alcun accordo sindacale per l’attività sportiva di lavoratori come sostenuto a mezzo stampa da Masoch, ma una iniziativa spontanea da parte di un gruppo di dipendenti per la promozione dello sport fra i dipendenti: una cosa è la contraddizione aziendale, altro è la decisione dei colleghi di stare assieme e condividere delle ore di sport la domenica sotto la stessa divisa, peraltro pagata con il contributo dei lavoratori e dell’azienda”.
“Non c’è niente di male a portare in giro il nome dell’azienda di cui si fa parte – sostiene Di Tavi – pur sapendo che tanti aspetti devono essere migliorati, ma è solo affrontando i problemi e mettendoci in gioco si possono cambiare le cose in positivo per tutti i lavoratori, non andando via per poi criticare da fuori. La Fit Cisl, a livello locale e nazionale, è e sarà sempre dalla parte dei lavoratori e in prima linea per difendere i loro diritti: si stanno susseguendo gli incontri con Dolomitibus per migliorare la situazione critica dei turni così come le condizioni economiche, e a livello nazionale prosegue la battaglia per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da tre anni”.

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