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Veneto. Roffarè (Cisl): ” Serve responsabilità e coraggio da parte delle banche. Il progetto di rilancio è una opportunità per lo stesso sistema bancario”

Pubblicato il 24 Ago, 2020

Belluno, 24 agosto 2020. Rudy Roffarè, segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso, rinnova l’appello alle banche a impegnarsi per garantire il sostegno finanziario necessario al percorso di ripresa e alla ripartenza di Acc. 
“Il caso Acc – afferma Roffarè – rappresenta un banco di prova per gli istituti di credito per capire quanto possano essere decisive le loro decisioni prese considerando i progetti di rilancio di una importante azienda non solo sulla logica del rientro del finanziamento nel breve tempo, ma piuttosto considerando un arco temporale più lungo”.
“Il peso delle banche in questa decisione, – prosegue Roffarè – avrà nel bene e nel male delle forti ricadute sul territorio e nella sua comunità. Il settore del freddo è tra i pochi che ha una prospettiva a lungo termine di forte richieste di mercato, ponendo quindi lo stabilimento di Mel nelle condizioni di avere enormi potenzialità. Già oggi ci sono gli ordinativi e le linee lavorano a pieno ritmo con la possibilità di ulteriori assunzioni. L’azienda sta già lavorando, attraverso il nuovo piano industriale, allo sviluppo di nuovi prodotti di alta qualità che possono permettere l’aumento della redditività”.
“La comunità e i lavoratori – sottolinea il segretario generale aggiunto della Cisl territoriale – stanno dimostrando che tutti lavorano per il bene comune, l’impresa, creando le condizioni per l’inesistenza di conflitti sociali, unità di intenti, alta produttività, basso assenteismo e una capacità di risolvere i problemi aziendali con ingegno e capacità. Le banche devono rendersi conto che tutti (Regione Veneto, governo, Provincia, sindaci, sindacati e associazioni) hanno lavorato per creare tutte le premesse per vincere una sfida che potrebbe essere da esempio a centinaia di altre realtà”.
La partecipazione dei lavoratori nella gestione dell’impresa è solo uno dei tanti elementi che contraddistinguono questa esperienza. “Dietro però – conclude Roffarè – ci sono lavoratori, prodotti di qualità e processi produttivi che sono tra i migliori al mondo. Non possiamo immaginare che i motivi del mancato finanziamento sia dovuta alla lontananza delle attuali banche dal territorio. Sarebbe una sconfitta per il sistema industriale italiano. Invitiamo dunque le banche, a valutare tutti gli aspetti del progetto di rilancio della Acc: è una opportunità per lo stesso sistema bancario”.

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