“Governo e Parlamento rivedano le distorsioni del Disegno di legge “Collegato Lavoro”, abbandonando la tendenza a regolare il lavoro attraverso la legge, dando invece maggiore spazio alla contrattazione collettiva”. E’ quanto sottolinea in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Mattia Pirulli.
“La Cisl, in occasione del voto finale del Disegno di legge governativo “Collegato lavoro” , previsto per oggi alla Camera dei Deputati, ribadisce quanto già espresso sia nel corso delle audizioni, sia negli emendamenti inviati a Governo e Parlamento sul testo finale.
Il disegno di legge contiene alcune norme condivise, come quella che equipara l’assenza ingiustificata del lavoratore a dimissioni, contrastando possibili comportamenti elusivi. Infatti nella versione finale del testo sono stati accolti i correttivi da noi richiesti, essendo stato allungato il periodo di assenza che consente di equiparare la fattispecie a dimissioni per fatti concludenti ed introdotta una preventiva comunicazione all’ispettorato, a garanzia della reale volontà del lavoratore.
Destano pero’ preocupazione- aggiunge Pirulli- alcuni emendamenti di maggioranza introdotti senza confronto con le parti sociali. In primo luogo gli interventi relativi alla somministrazione di lavoro che allargano eccessivamente le possibilità di utilizzo, escludendo dal limite massimo i lavoratori assunti dal somministratore con contratto di lavoro a tempo indeterminato ed eliminando la necessità di causali per assumere beneficiari di ammortizzatori sociali e lavoratori svantaggiati. Inoltre riteniamo inaccettabile liberalizzare l’utilizzo del fondo bilaterale Formatemp, superando quanto previsto dalla contrattazione di settore, con il forte rischio di togliere risorse alla formazione dei soggetti più deboli, aggiuge il sindacalista della Cisl.
“Esprimiamo altresi’ perplessità sull’emendamento che, nato per arginare una sentenza della Cassazione che restringe eccessivamente il concetto di attività stagionale, finisce per far rientrare tra le attività stagionali, con le relative deroghe alle norme sui contratti a termine, qualunque generica intensificazione dell’attività in determinati periodi dell’anno, senza reale attinenza ad una ciclicità.
Desta infine preoccupazione la norma che amplia ai contratti misti autonomo-subordinato il regime forfettario previsto per i lavoratori autonomi: il rischio è che si incentivi il fenomeno di spostamento da lavoro dipendente a lavoro autonomo spurio, già in atto a causa dell’introduzione del regime forfettario. Come è evidente si invadono terreni che appartengono alla contrattazione collettiva e alla bilateralità , che molto meglio della legge possono bilanciare i contrapposti interessi su temi così sensibili.
Chiediamo a Governo e Parlamento, come da sempre la Cisl fa con tutti gli esecutivi e con tutte le maggioranze parlamentari, di rivedere le distorsioni evidenziate e di abbandonare la tendenza a regolare il lavoro attraverso la legge, dando invece maggiore spazio alla contrattazione collettiva e alla sua capacità di accompagnare le trasformazioni attraverso strumenti condivisi, un protagonismo che è al contempo assunzione di responsabilità”, conclude Pirulli.
Collegato Lavoro. Pirulli: “Governo e Parlamento rivedano le distorsioni. Va limitato l’intervento legislativo e valorizzata la contrattazione collettiva”
