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Decreto Pnrr. Sbarra: “Primi importanti passi nella giusta direzione, frutto del confronto con il sindacato e di una mobilitazione che ha impegnato la Cisl dal mese di febbraio”

Pubblicato il 24 Apr, 2024

“Con l’approvazione e la conversione definitiva del Decreto Pnrr facciamo primi importanti passi nella giusta direzione, frutto del confronto con il sindacato e di una mobilitazione che ha impegnato la Cisl dal mese di febbraio, culminata con l’Assemblea nazionale dei delegati del 13 aprile. C’è naturalmente ancora molto da fare, e per questo la nostra marcia non si fermerà”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, che “valuta positivamente diverse misure integrate nel nuovo provvedimento, a cominciare dall’introduzione della patente a crediti e dall’estensione su tutta la catena di appalto delle tutele normative e dei trattamenti salariali previsti dai contratti leader: riforme chieste a gran voce dalla Cisl, come pure il potenziamento degli organici ispettivi, con un incremento di 766 unità che dovrà assicurare un aumento delle ispezioni almeno del 60%.

Si aggiunge lo stanziamento di 1,5 miliardi dell’avanzo Inail su progetti di formazione e di prevenzione finalizzati al contrasto delle morti e degli infortuni nelle comunità lavorative. Sono tutti elementi fortemente rivendicati nella piattaforma Cisl. Ora bisogna andare avanti, attuare subito queste norme e garantirne altre, a partire dall’estensione della patente a crediti a tutti i settori, dal potenziamento ulteriore del contingente di ispettori, dal riconoscimento di maggiori poteri ai delegati per la sicurezza, un’accelerazione al disegno di legge che porterà la materia della sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado. Pensiamo poi che l’avanzo dell’Inail, quasi 2 miliardi l’anno di imprese e lavoratori, debba essere orientato in via strutturale su progettualità e misure coerenti con gli scopi dell’istituto. Per questo la mobilitazione responsabili della Cisl non si fermerà, promuovendo ad ogni dimensione un cambiamento stabile che coinvolga ogni attore sociale, istituzionale e politico, sia al livello nazionale che regionale e territoriale. Questa la vera sfida: costruire un patto tra sindacato, imprese e decisori pubblici per mettere fine a questa strage quotidiana”.

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