1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. In Evidenza
  6. /
  7. Dl Aiuti. Sbarra a...

Dl Aiuti. Sbarra a Rai news24: “Rafforzata la consistenza finanziaria per governare l’emergenza come da noi sollecitato”

Pubblicato il 4 Mag, 2022

“Il Governo ha messo in campo risorse importanti  per affrontare l’emergenza come avevamo sollecitato nel corso dell’incontro del 2 Maggio a Palazzo Chigi”. Così il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra ai microfoni di Rai News24 stamani sul Decreto aiuti varato dal Governo. “La crisi è pesante e lunga, – ha ricordato il leader della Cisl – grava sui redditi  da lavoro dipendente, sulle famiglie sui pensionati, sulle stesse imprese e non poteva essere affrontata con una dotazione finanziaria indicata in 6- 7 miliardi, quindi abbiamo chiesto al Governo di rafforzare la consistenza finanziaria per governare l’emergenza, sollecitazione che è stata raccolta. Il  decreto infatti – ha spiegato- muove 14 miliardi di euro recuperando una buona parte di dotazioni finanziarie attraverso l’ulteriore tassazione degli extraprofitti delle aziende energetiche. Ci sono misure da noi sollecitate che consideriamo di assoluto valore. Tra queste la priorità di salvaguardare il potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni, messo a dura prova  da questa fiammata inflazionistica, dall’aumento di prezzi e tariffe”. Quindi bene per Sbarra il “bonus da 200 euro per lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati, anche se una tantum. Lavoriamo per migliorare questa misura, per rafforzarla e verificare la possibilità di farla vivere  anche nei prossimi mesi per aiutare le  famiglie a pagare le bollette e soprattutto a fronteggiare la perdita dovuta all’inflazione di 5 punti percentuali sulle retribuzioni da lavoro e da pensione. E’ un intervento massiccio che muove  6 miliardi  e mezzo per 28 milioni di lavoratori e pensionati con redditi inferiori ai 35mila euro“.
“Viene inoltre prorogato fino a settembre– ricorda – il bonus energia per sostenere le famiglie in difficoltà,  viene prorogato il taglio delle accise e viene dato anche un primo forte segnale all’economia  con 3 miliardi  alle imprese che hanno problemi nella gestione degli appalti legati all’aumento dei prezzi.  Sostanzialmente  si tratta di una prima misura emergenziale  a cui noi dobbiamo però collegare una prospettiva di costruzione di una grande  ‘Patto sociale’. Dobbiamo accelerare  gli investimenti pubblici e privati, accompagnare l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), fare una nuova politica de redditi, sostenere insieme – governo, sindacato, associazioni  imprenditoriali –il cammino delle riforme. Penso alla riforma fiscale, a quella della pubblica amministrazione, del sistema previdenziale e pensionistico, mettendo in priorità il tema del lavoro, della stabilità del lavoro, della sicurezza nei luoghi di lavoro e della qualità del lavoro” perché “c’è troppo precariato, troppo lavoro a tempo determinato in parte motivato da questa incertezza economica. Le aziende giustamente, prima di assumere con un contratto a tempo indeterminato verificano le prospettive legate alla ripresa economica”. Per il leader della Cisl “occorre fare un grande sforzo mettendo anche delle condizionalità, ad esempio sugli investimenti del Pnrr dobbiamo convincere quanti chiedono incentivi e sostegni economici ad assumere preventivamente obblighi di incremento di occupazione netta soprattutto per giovani e donne. Dobbiamo far applicare i contratti maggiormente e comparativamente rappresentativi per evitare sfruttamento, lavoro nero, dumping salariale. In sostanza il tema del lavoro oggi deve essere la grande priorità. Dare stabilità al lavoro, che può arrivare attraverso il rilancio degli investimenti e fare un grande, potente intervento sulla formazione ,sulla conoscenza ,sulla crescita delle competenze”.

Quanto alle dichiarazioni del Presidente di Confindustria Bonomi sulla necessità di un taglio al cuneo fiscale “sì -ha detto Sbarra – è la ragione per la quale stiamo sollecitando il governo ad avviare un confronto sulla delega fiscale. Come sindacato abbiamo presentato unitariamente proposte, abbiamo contribuito già nella legge di stabilità a fare un primo intervento di riduzione fiscale lavorando sulle aliquote, sugli scaglioni, sulle detrazioni, sulla decontribuzione. Dobbiamo operare un processo di graduale riduzione del carico fiscale che grava sul lavoro dipendente, sui pensionati, persone che le tasse le pagano in questo Paese sino all’ultimo centesimo, ma anche sulle imprese, soprattutto quelle che investono sulle nuove tecnologie e che non licenziano. Quindi noi siamo perché si affronti rapidamente il tema di come alleggerire il prelievo fiscale sui redditi da lavoro e da impresa, come rilanciare una azione di forte contrasto all’evasione fiscale, che vorrei ricordare pesa per 115miliardi di euro in questo paese. Come detassare i frutti della contrattazione nel pubblico e nel privato, soprattutto sugli accordi di produttività, sui premi di risultato, sul welfare aziendale, in una parola dobbiamo cambiare il sistema fiscale assicurando il principio costituzionale della progressività del prelievo per avere più equità e sostenibilità”.

Un passaggio ulteriore sull’evasione fiscale: “Da troppo tempo sollecitiamo il governo ad intensificare, a rafforzare l’azione di contrasto su evasione ed elusione fiscale nella prospettiva che quelle risorse recuperate insieme ad altre vengano redistribuite nella riduzione del prelievo fiscale soprattutto a lavoratori dipendenti e pensionati”.

Quanto alla questione energetica e alla possibilità che senza gas russo tra questo e il prossimo anno si possano perdere oltre mezzo milione di posti di lavoro: “E’ un tema che dobbiamo affrontare intanto in Europa costruendo le condizioni di una politica energetica comune. Una delle nostre sollecitazioni alla Commissione europea, al Parlamento europeo è di mettere un tetto unico e calmierato al prezzo del gas per evitare speculazioni. Ma poi bisogna fare altro, mettendo insieme risorse, progetti, tecnologie , ricerca per costruire una politica energetica che ci aiuti a recuperare più autonomia e rompere con la dipendenza, in modo particolare dalla Russia. Ma va fatto qualcosa subito anche nel nostro Paese!. Il tema dell’energia è centrale per sostenere il tessuto economico, produttivo, dei servizi ed è determinante cercare forza e solidità alla crescita”.
Interviene infine sul tema della sicurezza sul lavoro, anche alla luce dell’ennesima vittima, un operaio morto questa mattina in provincia di Lecce e poi in merito alle ultime decisioni del Governo sulle restrizioni legate al covid, in particolare sull’utilizzo o meno delle mascherine nei luoghi di lavoro, tema sul quale proprio oggi si è svolto un incontro tra i ministeri del Lavoro, della Salute, il Mise e le Parti sociali nel corso del quale è stata confermata la validità del protocollo sula salute e sicurezza nei luoghi di lavoro siglato nel 2020 e aggiornato nel 2021: “Non possiamo assolutamente abbassare la guardia” ha detto Sbarra ricordando che ogni giorno ci sono decessi, “dobbiamo continuare ad osservare il pieno e rigoroso rispetto delle misure precauzionali e dobbiamo lavorare di più per fare applicare in maniera rigorosa le intese che abbiamo negoziato in questi ultimi due anni sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e occorre approfondire ancor più il tema dell’obbligo alla vaccinazione e collegare a questo una forte offensiva verso questa emergenza delle vittime nei luoghi di lavoro. La ricostruzione del paese deve essere fatta con i lavoratori e non sui loro corpi, troppo sangue viene versato quotidianamente”.

Condividi