“I dati sull’inflazione di gennaio confermano pericolosamente che la tendenza alla crescita dei prezzi e delle tariffe è tutt’altro che temporanea”. Lo dichiara il segretario confederale della Cisl Giulio Romani.
“Il mantenimento di questo trend determina un grave allarme sulla tenuta di valore delle retribuzioni. I rinnovi contrattuali conclusi nell’ultimo anno rischiano di essere insufficienti al recupero della reale perdita di valore dei salari. Altrettanto, si pone il problema per i rinnovi in corso e per le prossime scadenze.
È sempre più urgente un’azione forte e incisiva che veda unite forze politiche e parti sociali nella ricerca di un nuovo patto sociale che parta da un modello di politiche salariali in grado di rispondere alle necessità del contesto economico che si sta prefigurando e di riallineare le retribuzioni dei lavoratori italiani a quelle dei principali competitor europei.
La produttività e la competitività della nostra economia non possono che essere saldate con politiche salariali che attraggano le professionalità e favoriscano efficienza ed innovazione”.’