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Istat. Pirulli: “Occupati in crescita, ma serve un patto della responsabilità per sostenere sviluppo, produttività e salari”

Pubblicato il 2 Dic, 2025

A ottobre gli occupati tornano ad aumentare, sia tra i dipendenti sia tra gli autonomi, raggiungendo quota 24,2 milioni. Anche su base annua l’occupazione è in crescita, con 224mila occupati in più, grazie soprattutto ai lavoratori permanenti e agli autonomi, mentre continuano a diminuire i lavoratori a termine. Il contributo principale arriva dagli over 50, per i noti andamenti demografici, ma su base mensile crescono anche i giovani sotto i 24 anni e la fascia 35-49 anni.

“Questi numeri, in crescita da quattro anni, ci confermano che la vera questione del mercato del lavoro italiano non è più tanto la quantità, quanto la qualità dell’occupazione” – dichiara Mattia Pirulli Segretario confederale CISL – Il lavoro a termine, pur in diminuzione, resta ancora il principale canale di ingresso tra i giovani meno qualificati; l’inattività giovanile e femminile rimane elevata, seppur in calo, nonostante una forte domanda di lavoro che resta in parte inevasa; i comparti più dinamici sono labour intensive e a bassa produttività, con salari medi che crescono meno di quanto potrebbero.

“Al Paese serve dunque un progetto di sviluppo condiviso” – conclude Pirulli – “Per questo la Cisl chiede prime risposte già nella Legge di Bilancio, ma soprattutto invita tutti gli attori sociali a guardare oltre l’immediato, alle grandi trasformazioni demografiche e alla crescente carenza di manodopera, alla formazione di competenze adeguate, al bisogno di innovazione e di scelte di politica industriale capaci di coniugare le sfide della sostenibilità ambientale con quelle della sostenibilità sociale.”

Con questi obiettivi la Cisl sarà in piazza a Roma il 13 dicembre: una mobilitazione di proposta, una chiamata alla responsabilità collettiva per costruire un patto tripartito in grado di sostenere la crescita della produttività, del lavoro e dei salari.