“L’occupazione continua a crescere da oltre tre anni, con un aumento di quella stabile e l’ulteriore riduzione di quella a termine, con conseguenti miglioramenti anche sulle tre criticità relative a giovani, donne e divario territoriale. Ma occorre rafforzare ulteriormente questo trend positivo per il lavoro nel nostro paese”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Mattia Pirulli.
“Ci sono alcune contraddizioni da attenzionare urgentemente nel mercato del lavoro: occupazione che cresce molto più del Pil; incremento dei livelli di cassa integrazione; abbassamento delle ore lavorate per unità di lavoratori; aziende produttive e innovative che soffrono la carenza di personale qualificato che purtroppo convivono con aziende che non offrono adeguate condizioni di lavoro e retributive; giovani e donne che preferiscono restare inattivi a fronte di tali condizioni retributive inadeguate ma che contemporaneamente non possono aspirare a condizioni migliori perché non in possesso delle competenze richieste; infine, retribuzioni che tornano a crescere significativamente grazie anche, come sottolinea l’Istat, all’ultima tornata di rinnovi contrattuali, anche se ci si aspetterebbe una crescita salariale superiore in una fase di occupazione in crescita e di skill shortage. E’ uno scenario complesso che impone di evitare facili semplificazioni ma che indica come necessarie, da una parte, politiche di stimolo diretto alla crescita, dall’altra, un adeguamento dell’intera filiera dell’istruzione e formazione, per evitare che la carenza di competenze diventi un “tappo” alla crescita economica, di per sè già bassa, oppure un ostacolo all’ingresso attivo nel mondo del lavoro soprattutto per le fasce di giovani e donne”.