“Dall’Istat oggi una fotografia impietosa di un paese con una crescita economica ancora insufficiente e non omogenea, che taglia fuori larghe fasce di popolazione, con un persistente squilibrio territoriale tra Nord e Sud ed una bassa natalità. Non servono nuove leggi calate dall’alto. Per far crescere il paese bisognerebbe costruire le condizioni di un patto tra governo e parti sociali con l’obiettivo di aumentare salari e produttività, ridurre fortemente la tassazione su lavoro e pensioni, rinnovare tutti i contratti, favorire gli investimenti pubblici e privati, velocizzare l’attuazione del Pnrr, investire molto di piu’ su capitale umano, formazione delle nuove competenze, innovazione, sanita’, scuola”’. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
“Un patto che dovrebbe partire da un grande accordo nazionale sul tema salute e sicurezza con un potente investimento oltre che sulle verifiche e controlli anche e sopratutto sulla prevenzione e formazione nei luoghi di lavoro e nella scuola. La politica dovrebbe favorire responsabilmente ed unitariamente le condizioni di una rinnovata concertazione per il bene del paese e dei piu’ deboli”.