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Lavoro. Furlan: “Ora Conte apra un confronto con il sindacato sulle scelte di politica economica e legge di bilancio”

Pubblicato il 3 Nov, 2020

 

Lo ha detto oggi la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, chiudendo da remoto i lavori del Consiglio Generale della Cisl Piemonte orientale. “Come ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Mattarella, occorre l’unità ed il concorso responsabile di tutti i soggetti, Governo, regioni, parti sociali, per affrontare questa fase difficile che il paese sta vivendo a causa della pandemia. Ecco perché abbiamo chiesto al Premier di aprire un confronto con il sindacato sulle questioni importanti che abbiamo posto in queste settimane sulle scelte di politica economica sociale che bisogna compiere, a partire dalle lacune presenti nella Legge di bilancio ed anche sull’aggiornamento dei protocolli sulla sicurezza. Dobbiamo discutere degli investimenti pubblici, delle risorse sinora insufficienti previste per il rinnovo dei contratti pubblici, della legge sulla non autosufficienza”.

“Ci sono tanti problemi aperti-che riguardano la grave situazione di emergenza del nostro sistema sanitario, la riforma fiscale i cui tempi previsti sono troppo lunghi, il rafforzamento del nostro sistema scolastico. In questi mesi si sono sommati i gravi ritardi ed i nodi non sciolti nel passato, con i disastri della pandemia. Ecco perchè ora bisogna correre ed affrontare concretamente il tema delle politiche industriali e delle tante vertenze aperte a cominciare dalla situazione grave della Whirlpool. Ma, soprattutto, dobbiamo fissare insieme le priorità sulla destinazione delle risorse del Recovery Fund, proprio per evitare la confusione che rischia di disperdere gli interventi. Significa costruire insieme un percorso concreto per aprire prospettive di lavoro stabili per tanti giovani, soprattutto tante donne che sono fuori dal mondo del lavoro. Significa sbloccare finalmente le nuove infrastrutture, investire seriamente nella formazione delle nuove competenze e nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e del paese. E rafforzare poi il Servizio sanitario nazionale, dopo tanti anni di tagli e di scelte sbagliate, uscendo da questo dibattito politico asfittico ed inconcludente ed utilizzando senza tutti questi tentennamenti anche i fondi del Mes. Ovviamente per fare tutto questo noi utilizzeremo tutte le nostre capacità di proposta e tutta la nostra capacità di mobilitazione. Il Governo e le Regioni vanno incalzati tutti i giorni con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione perché il paese può davvero vivere una svolta ma per vivere la svolta importante deve rimettere al centro il lavoro ed insieme la dignità e la salute delle persone”.

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