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Lavoro. Pirulli: “Osservatorio sull’Intelligenza artificiale può accelerare tasso di incremento della produttività. Banco di prova della legge sulla partecipazione”

Pubblicato il 15 Dic, 2025

“L’istituzione presso il Ministero del Lavoro dell’Osservatorio sull’Intelligenza artificiale nel mondo del lavoro per la CISL può costituire un passo in avanti nello sviluppo di una tecnologia che ha il potenziale di contribuire alla necessaria accelerazione del tasso di incremento della produttività”. E’ quanto sottolinea il Segretario Confederale della Cisl Mattia Pirulli.
“E’ positivo che il Ministro ci abbia ascoltato, prevedendo tra i soggetti componenti l’Osservatorio, una Consulta delle parti sociali comparativamente maggiormente rappresentative, non esplicitamente contemplata dalla legge nazionale, anche se andrà verificato il livello di collaborazione con le altre articolazioni dell’Osservatorio, a cominciare dal comitato d’indirizzo, vera cabina di regia del neonato organismo.
Per la CISL il vero banco di prova dell’Osservatorio sarà quanto riuscirà a promuovere la partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti a livello aziendale e territoriale, vera garanzia che l’integrazione dell’intelligenza artificiale sia in coerenza con i principi affermati dalla legge, a cominciare dalla centralità della Persona.
L’introduzione dell’Intelligenza artificiale nei processi produttivi, quindi, può e deve rappresentare il primo banco di prova nell’attuazione della legge n. 76 sulla partecipazione, perché una trasformazione di tale portata può essere governata efficacemente solo attraverso il coinvolgimento di chi questa tecnologia è chiamata a utilizzarla sul terreno.
Ciò significa promuovere ovunque possibile comitati bilaterali per la gestione dei sistemi di IA, valutazioni congiunte dei rischi e delle opportunità, utilizzo dell’AI per rafforzare la salute e sicurezza sul lavoro e la prevenzione, formazione condivisa e riprogettazione delle mansioni nei processi di automazione. Solo così è possibile dare concretezza a un approccio antropocentrico, in cui la tecnologia sia al servizio delle persone e della qualità del lavoro”.’