Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl, intervenendo ad un webinar sul Piano Sure organizzato dal Parlamento Europeo. “Il Fondo – ha aggiunto il sindacalista – dà forma, anche nel metodo, a un concetto di mutualizzazione che per troppo tempo è rimasto un tabù per l’Europa. Uno storico passo politico, che deve essere confermato in via strutturale anche dopo la crisi. Questa leva comunitaria dovrà sostenere programmi di riduzione degli orari a parità di salario, elevare tutele anche con solide e strutturali politiche attive. L’obiettivo deve essere quello di tenere le persone al lavoro e varare un grande piano nazionale su orientamento, formazione continua, occupabilità”. Simultaneamente, ha sottolineato Sbarra, “occorre migliorare gli ammortizzatori sociali ordinari per raggiungere l’universalità del sostegno e procedure semplificate e più veloci per i pagamenti. Sarà imprescindibile collocare l’azione del Sure in sinergia con tutta la strumentazione europea del Fse, dei Fondi strutturali e non in ultimo del Mes e Recovery Plan. E’ solo con queste premesse che potremo contribuire a trasformare la crisi pandemica in un’opportunità di progresso sociale ed economico utile a realizzare un’Europa della solidarietà e del lavoro che ponga la centralità della persona come obiettivo principale”, ha concluso.