“E’ davvero una buona notizia che apprezziamo molto la decisione della premier Meloni di convocare Cisl, Cgil e Uil mercoledì 9, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi. L’auspicio è che con questo incontro si apra un percorso stabile e duraturo di dialogo e confronto per affrontare immediatamente l’emergenza sociale e, già in Legge di Bilancio, per dare visione a un progetto-Paese che passa dal ritrovato protagonismo del lavoro, dal rilancio dell’occupazione e degli investimenti, da riforme capaci di garantire coesione, crescita e partecipazione sociale”. Cosi il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra sulla convocazione del premier Meloni mercoledì prossimo a Palazzo Chigi.
E a margine dell’Assemblea Nazionale di Federmeccanica in corso a Rome, il leader della Cisl sul tema delle pensioni ha detto: “abbiamo chiesto al ministro del Lavoro di aprire urgentemente un tavolo di confronto politico, per affrontare il tema del cambiamento del sistema pensionistico nella sua complessità. Basta con le quote. Serve un’uscita flessibile dal mercato del lavoro a partire da 62 anni, oppure con 41 anni di contributi a prescindere dall’eta’” ha aggiunto ribadendo quelle che sono le priorità del sindacato illustrate nella piattaforma unitaria complessiva: “pensione contributiva di garanzia per giovani e donne, incentivare l’adesione alla previdenza complementare, allargare e rendere strutturale l’Ape sociale e contrattare misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro” mentre “assieme al numero 41 serve associare il numero 62” cioè “restituire alle persone la libertà di decidere come e quando uscire dal mercato lavoro”.
Ha sottolineando inoltre la necessità “prima della legge di stabilità” di “liberare risorse per contrastare il caro bollette, sostenere i redditi dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle famiglie. Il sindacato è pronto, aspettiamo di incontrare il presidente Meloni” della quale “abbiamo molto apprezzato la disponibilità ad incontrare i sindacati. L’auspicio è che sia l’inizio di un cammino strutturato e permanente di confronto e dialogo sociale, per affrontare con il governo questa condizione di emergenza economica, sociale, produttiva e occupazione, con interventi urgenti”.
Alla domanda dei giornalisti se fosse o no preoccupato che nella Nadef non sia inserito il taglio del costo del lavoro: “No – ha risposto Sbarra – ricordando che “nelle dichiarazioni, il presidente Meloni ha annunciato la volontà di operare verso un deciso taglio del cuneo fiscale, per aumentare il netto in busta paga dei lavoratori”.
