“Stiamo sollecitando l’attivazione di un confronto con il Governo che affronti due grandi priorità: da un lato, i contenuti del piano strutturale di bilancio che bisogna presentare entro fine mese alla Commissione Europea. Dall’altro dobbiamo discutere i contenuti della legge di stabilità che deve dare un forte sostegno alla crescita economica e allo sviluppo, confermare le conquiste ottenute in questi anni, a partire dalla riduzione del cuneo contributivo, l’accorpamento aliquote Irpef e la defiscalizzazione dei frutti della contrattazione”. Lo ha detto la segretaria generale aggiunta della Cisl Daniela Fumarola chiudendo a Bolotana in provincia di Nuoro l’iniziativa per i 50 anni della Cisl Sardegna.
“Bisogna rivalutare le pensioni e sostenere la famiglia, rinnovare i contratti pubblici, rinvigorire gli investimenti su scuola, pubblico impiego e non autosufficienza. Chiediamo di far ripartire il confronto sulla previdenza per mettere in campo maggiore flessibilitá e garanzie per i giovani”, ha aggiunto Fumarola parlando poi delle vertenze sarde. “Dobbiamo scongiurare la chiusura dell’impianto industriale di Portovesme. Lo diremo con forza all’incontro che abbiamo ottenuto con il Governo. Pretendiamo dalla multinazionale Glencore un nuovo piano industriale che assicuri continuità produttiva e salvaguardia di tutti i posti di lavoro diretti e dell’indotto. Dobbiamo invertire il processo di desertificazione industriale sul territorio e nel Paese. Basta con le multinazionali che hanno lasciato in Sardegna e altrove macerie con dismissioni e chiusure inaccettabili”, ha aggiunto la numero due della Cisl.