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Manovra. Sbarra a Coffee Break:”Occorre avviare un confronto serio con il governo. Per la Cisl la riduzione del cuneo fiscale, indicizzazione pensioni, contratti, sanità, scuola, riforma previdenza, restano le priorità”

Sulla manovra occorre avviare un confronto serio con il governo. Le nostre priorita’ restano la conferma della riduzione del cuneo fiscale per le fasce medio-popolari, l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, dare continuità alla defiscalizzazione sui frutti della contrattazione decentrata, a partire da fringe benefit, premi di risultato, accordi di produttività e welfare negoziato. Occorre poi assicurare l’indicizzazione piena delle pensioni in essere, rafforzare le politiche sociali, con investimenti su famiglia, sanità, scuola, non autosufficienza e lotta alla povertà. Bisogna rinnovare tutti i contratti pubblici e sostenere il rinnovo di quelli privati. E va ripreso il dialogo su una previdenza più flessibile e inclusiva, specialmente per giovani e donne”. Così il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra stamani ai microfoni di Coffee Break su La7. ”Il problema vero oggi non e’ nella quatità di lavoro ma nella sua qualità” – ha aggiunto il leader della Cisl- Bisogna radicare l’occupazione, dare ai lavoratori protagonismo nelle scelte organizzative, nella partecipazione degli utili, nella governance delle imprese. Va in questo senso la nostra proposta di legge sulla partecipazione che ambisce a dare piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione e ad agganciare tutte le più importanti sfide dell’oggi: più alta produttività, retribuzioni maggiori, lotta alle delocalizzazioni, innovazione organizzativa, flessibilità buona, sicurezza e formazione nelle aziende”.

La patente a punti per la sicurezza sul lavoro? “E” una misura centrale nella piattaforma sindacale unitaria che abbiamo avanzato da lungo tempo, – ha ricordato Sbarra – nella prospettiva di avere strumenti per qualificare il sistema delle imprese sul tema della salute e sicurezza. Ieri abbiamo definito i contenuti del decreto attuativo ma lo strumento va esteso e implementato insieme, stabilendo criteri, regole e sanzioni. In tal senso l’incontro di ieri è stata una tappa utile di un percorso che deve andare avanti e farsi strutturale”.

Quanto al Referendum per l’abolizione del Jobs Act e alla proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese: “il Giudizio che la Cisl ha sempre dato sul Jobs Act è quello di una riforma coraggiosa anche se non priva di lacune” ha ricordato Sbarra. “Quella riforma ha contrastato la pratica delle dimissioni in bianco; ha colpito false partite Iva e contratti a progetto; ha esteso gli ammortizzatori sociali alle piccole aziende; ha incentivato il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sulla pratica dei licenziamenti dell’articolo 18, oggi abbiamo davanti a noi sentenze della Corte Costituzionale che hanno ristretto notevolmente il campo dell’applicabilità. Sbagliato aprire questioni divisive sul mercato del lavoro in questo Paese. Penso che la vera sfida sia lavorare insieme per un nuovo statuto della persona nel mercato del lavoro per puntare ad occupare giovani e donne. La vera crisi che oggi abbiamo davanti è una crisi di offerta, di competenza e su questo è importante imprimere una forte accelerazione alle politiche attive e la nostra proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione, intende favorire percorsi di innovazione delle relazioni sindacali per aprire una stagione di rapporto diverso tra capitale e impresa”. L’autonomia differenziata? Oramai dal 2001 è un principio costituzionale si può essere a favore o contro. Noi pensiamo che il Disegno di Legge Calderoli vada ulteriormente cambiato, migliorato, i paletti che noi pensiamo debbano essere posti prima di qualsiasi percorso di attuazione sono: definire e finanziarie i livelli essenziali delle prestazioni; attivare un fondo di perequazione fiscale nazionale, superare il concetto della spesa storica a favore dei bisogni standard e poi assicurare e garantire un percorso partecipaztivo a cominciare dalle regioni” ha concluso.

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