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Marmolada. Sbarra: “Tragedia orribile. Conseguenze dei cambiamenti climatici vanno affrontate urgentemente con una politica globale”

Pubblicato il 5 Lug, 2022

“La tragedia terribile della Marmolada dove hanno perso la vita tante persone è l’ulteriore prova delle conseguenze dei cambiamenti climatici che vanno affrontati urgentemente con una politica globale capace di conciliare senza ideolologismi tutela della terra, ambiente, occupazione e sviluppo economico”.’ Lo ha detto oggi a Milazzo il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, concludendo il Consiglio Generale della Fai Cisl. “Siamo vicini alle famiglie che hanno perso i loro cari. La tutela della vita umana, la prevenzione, la sicurezza anche nei luoghi di vacanza devono venire prima di ogni cosa. Le questioni ambientali, vediamo anche il problema della grande siccità che ha colpito il nostro Paese, sono oggi strettamente legate ai pericoli di una sempre più forte polarizzazione del lavoro, di uno sviluppo scollegato dalla sostenibilità sociale, dell’allargamento delle aree di marginalità. E poi dobbiamo combattere lavoro povero, precariato, sfruttamento e caporalato. La via, come indica anche l’Europa, è quella del rafforzamento ed estensione della buona contrattazione non del suo indebolimento e depotenziamento. Occorrono più verifiche e ispezioni nei luoghi di lavoro contro il lavoro nero e per la sicurezza negli ambienti lavorativi perché il primo dumping è quello del lavoro sommerso. Non c’è salario minimo che faccia uscire queste realtà dallo sfruttamento. In tal senso fa bene la Fai Cisl a battersi  contro i ghetti del nostro sud rurale, luoghi che in realtà esistono in tutta Italia. Dignità vuol dire prima di tutto opporsi ad ogni forma di sfruttamento e sopruso. Ecco perché abbiamo chiesto una legge per sanzionare con pene detentive datori di lavoro che si servono di lavoro nero e che oggi rischiano solo una lieve sanzione. Si tratta, nei fatti, di estendere ed adattare lo spirito della legge 199 che abbiamo conquistato per il settore agricolo”.

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