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Occupazione. II Report Cisl: dati del mercato del lavoro ancora in crescita. Pirulli: “Ora nuovi interventi in manovra e grande patto per il lavoro tra istituzioni, sindacato e imprese”

Il report Cisl sul lavoro, basato sui dati Istat del II trimestre 2025, registra una crescita di oltre 1,3 milioni di occupati dal 2021, trainata soprattutto dai contratti a tempo indeterminato e con un calo della disoccupazione e dell’inattività. Da alcuni trimestri l’aumento dell’occupazione è più marcato nel Mezzogiorno. Il dibattito resta polarizzato, ma i dati mostrano un quadro complesso: crescono soprattutto gli over 50 per effetto demografico e pensionistico, ma anche i giovani (+461mila occupati in 4 anni). Il lavoro a termine diminuisce, pur restando concentrato in settori e fasce deboli. I comparti trainanti sono labour intensive e a bassa produttività, con salari medi che non crescono quanto potrebbero, ma non è vero che sia stato creato solo “lavoro povero”. Restano gravi criticità: inattività femminile e giovanile, forte domanda inevasa di lavoro, fragilità di alcuni comparti”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl, Mattia Pirulli, responsabile del Dipartimento Mercato del Lavoro presentando i dati del terzo Report Lavoro Cisl.
“La CISL chiede interventi nella prossima legge di bilancio su formazione, apprendistato, incentivi mirati, centri per l’impiego, attrattività dei lavori stagionali e disagiati, sostegno alla contrattazione, servizi di conciliazione vita-lavoro, incentivi alle madri lavoratrici, proroga della Zes unica e della decontribuzione Sud- aggiunge Pirulli- Accanto alle misure per l’occupazione va affrontato il rischio di rallentamento produttivo legato ai dazi Usa, alle transizioni e alla congiuntura, puntando su investimenti, innovazione e produttività. Per la CISL tutto ciò deve rientrare in un intervento strutturato e condiviso, così come indicato con la proposta di un grande patto sul lavoro che coinvolga istituzioni, imprese e parti sociali”, conclude Pirulli.

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