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Pensioni. Ganga: “Misure pesanti ed incomprensibili che penalizzano lavoratori e lavoratrici. Riportare la materia a un confronto approfondito fra Governo e parti sociali”

Pubblicato il 17 Dic, 2025

“Da un esame del maxi emendamento del Governo si riscontra la volontà di allungare la permanenza al lavoro andando oltre gli attuali criteri fissati dalla legge Fornero”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga. “Il testo in questione, infatti, allunga dal 2032 le finestre di uscita già oggi presenti, di tre mesi, in forma progressiva, per la pensione anticipata. Inoltre, dal 2031 viene limitato il valore del riscatto della laurea per raggiungere il requisito della pensione anticipata, tanto che fin da quell’anno non verranno considerati sei mesi, con previsioni incrementali sugli anni successivi, per arrivare al 2035 ad una penalizzazione del riscatto pari a ben 30 mesi rispetto alle regole attuali. Questi aspetti, peraltro, dovranno fare i conti con gli ulteriori allungamenti già previsti dall’attuale ordinamento in ordine all’aspettativa di vita, solo parzialmente limitata dalla manovra 2026″.
Per la CISL trattasi di misure pesanti ed incomprensibili perché penalizzano lavoratori e lavoratrici che hanno pagato con I propri sacrifici oneri importanti per conseguire un diritto che oggi viene colpito dal maxi emendamento. Ancor più grave è che misure di questa natura siano state messe in atto al di fuori di qualsiasi confronto con il sindacato, nonostante la CISL abbia più volte sollecitato l’apertura del tavolo sulle pensioni. I provvedimenti in questione, quindi, per la CISL dovranno essere necessariamente ritirati , riportando la materia a un confronto approfondito fra Governo e parti sociali”.