“I dati pubblicati dall’INPS nei giorni scorsi evidenziano una significativa riduzione delle pensioni anticipate, a dimostrazione che la narrazione che periodicamente ci viene riproposta rispetto a un sistema italiano troppo generoso in termini pensionistici non è veritiera”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga. “Da molti anni i requisiti pensionistici si sono progressivamente irrigiditi e gli automatismi imposti dalla normativa stanno creando sempre maggiori difficoltà per cui sarebbe necessario aprire un confronto per valutare la possibilità di superali. I dati INPS, inoltre, mostrano che lo scarto dell’importo economico tra uomini e donne a danno di queste ultime continua ad essere molto alto. Le pensioni sono sempre di più una spietata fotografia della propria storia lavorativa e la debolezza del mercato del lavoro femminile si traduce in assegni pensionistici spesso troppo bassi. E’ sullo sviluppo del Paese e sull’occupazione stabile e di qualità che bisogna puntare per rafforzare le prestazioni pensionistiche e il nostro sistema previdenziale.
Preoccupa l’aumento del numero degli assegni sociali che, se da un lato può essere determinato dal progressivo invecchiamento della popolazione, allo stesso tempo segnala un aumento delle situazioni di debolezza economica o, comunque, di un inadeguato livello di versamenti contributivi.
I dati INPS forniscono sempre elementi di lettura interessanti e complessi e ci insegnano che l’argomento pensioni non può essere ridotto a slogan o a facili polemiche. La CISL chiede al ministero del lavoro di riaprire il confronto sulle pensioni per dare maggiore flessibilità al sistema e rafforzare la previdenza con particolare riguardo alle donne e ai giovani”.’
Pensioni. Ganga: “Riaprire confronto al Ministero del lavoro per dare maggiore flessibilità al sistema e rafforzare la previdenza con particolare riguardo alle donne e ai giovani”
