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Pnrr. Ganga: “Serve confronto sistematico e strutturato con le parti sociali”

Pubblicato il 16 Nov, 2022

  “La Cisl esprime apprezzamento per il confronto sui temi legati al PNRR avuto questa mattina, insieme a Cgil Uil e Ugl, con il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto”. Lo ha dichiarato il segretario confederale Ignazio Ganga al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto ed i sindacati confederali. “La Cisl ritiene strategica la scelta del governo di un Ministero “ad hoc” con delega specifica sul PNRR, per di più in stretta connessione con le altre deleghe degli Affari Europei, del Sud e delle Politiche di Coesione perché, a nostro parere, questo favorirà un’attenzione specifica e mirata sulle Missioni e sulle trasversalità tematiche del PNRR, che andranno necessariamente monitorate secondo una logica complessiva e di sistema. Inoltre come Cisl auspichiamo che il ministro favorisca fortemente l’interlocuzione e il confronto con le parti sociali, costituendo un ulteriore “canale” oltre quello già avviato attraverso il tavolo per il partenariato economico, sociale e territoriale, secondo una logica di governance partecipata del PNRR che la Cisl fortemente sostiene. Nel merito, abbiamo richiamato al ministro l’importante attività finora svolta dal tavolo per il partenariato economico sociale e territoriale che ci vede fortemente impegnati nella delicata fase di attuazione del PNRR.
Abbiamo ribadito al ministro Fitto che, stante l’attuale situazione economico-finanziaria del Paese, condizionata anche dagli esiti incerti del conflitto russo-ucraino, riteniamo possibili alcuni aggiustamenti del tiro ad es. una revisione prezzi ma che dovrà essere evitata l’ipotesi di una eventuale revisione complessiva del PNRR di cui confermiamo pienamente la validità dell’impianto, delle riforme e degli interventi previsti da integrare con le strategie da attuare in materia di abbattimento dei costi energetici.
La Cisl ha poi segnalato al ministro i principali problemi di attuazione del PNRR attualmente aperti: la questione del personale, per la quale sarà fondamentale mettere in campo politiche mirate a favorire le assunzioni/stabilizzazioni oltre una adeguata formazione; la necessità di ricostruire una solida stabilità strutturale del sistema sanitario, in un contesto di “effettivo” equilibrio tra la rete ospedaliera, rete dei servizi territoriali ed emergenza – urgenza, tra risposte sanitarie e sociali; il rafforzamento della governance territoriale del PNRR, attraverso la rapida attivazione di tavoli di partenariato locali e settoriali, tema sul quale abbiamo aperto un confronto anche con ANCI; il delicatissimo tema del Mezzogiorno sul quale intravvediamo qualche debolezza già sui primi bandi, ribadendo l’importanza della destinazione reale del 40% dei fondi per gli investimenti territoriali del PNRR e l’utilizzo sinergico e coordinato delle risorse nazionali del Fondo Sviluppo Coesione e degli altri strumenti messi a disposizione dall’Europa; la scarsa capacità realizzativa a livello locale, evidente soprattutto per la realizzazione delle infrastrutture.
In conclusione abbiamo ribadito la nostra posizione favorevole ad un modello di governance partecipata del PNRR che preveda il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e in particolare sui temi del lavoro, della resilienza dei sistemi socioeconomici, dell’attuazione dei diritti sociali in quanto la capacità del piano di avere un impatto positivo in termini occupazionali e sociali è ai primi posti nella valutazione della Commissione europea, sollecitando quindi l’impegno del Ministro per un confronto sistematico e strutturato con le parti sociali. Per la Cisl è importante anche l’attivazione del confronto rispetto al tema del Repower Eu”.

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