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Pubblico impiego. Cisl e Fp Cisl: “Apprezzabile l’attenzione posta dal ‘Decreto PA’ recante norme in materia di reclutamento, organizzazione e funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni”

Pubblicato il 19 Feb, 2025

La CISL e la Cisl Fp apprezzano l’attenzione posta dal recente “Decreto PA” recante norme in materia di reclutamento, organizzazione e funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni. Questo a conferma dell’importanza che la Pubblica Amministrazione riveste nel processo di sviluppo del Paese come da sempre da noi sostenuto: una PA efficiente, attrattiva, al passo con i tempi è, infatti, “condicio sine qua non” anche per il conseguimento degli obiettivi fissati nel PNRR.
Diverse le novità introdotte nel Decreto PA che raccolgono richieste da tempo avanzate dalla CISL e dalla Cisl FP come ad esempio l’avvio di un percorso per il superamento del precariato, il reclutamento di specialisti tecnici indispensabili per la messa a terra dei progetti del PNRR, l’armonizzazione dei salari accessori attraverso il graduale superamento del tetto di spesa di cui all’art. 23 del DLgs 75/201, nuove regole per la mobilità, investimenti sulla formazione.
Come anticipato ieri al ministro della Funzione pubblica Zangrillo, la CISL e la Cisl FP credono fortemente nella necessità di proseguire sulla via del confronto rafforzando la partecipazione e la contrattazione nazionale e di secondo livello, perché sono questi gli strumenti necessari per quell’ innovazione delle amministrazioni pubbliche che il Paese richiede. Costruire una Pubblica Amministrazione fondata sull’ingresso di nuove generazioni di lavoratori e lavoratrici e sulla valorizzazione del personale in servizio è un assunto che condividiamo da sempre, e per questo riteniamo importante avviare percorsi che consentano il raggiungimento di questi risultati ricercando, ad esempio, professionalità specifiche, velocizzando le procedure concorsuali, garantendo più formazione, incrementando il salario accessorio.
Partiamo allora con l’apertura dei tavoli negoziali per il rinnovo dei CCNL 2022/2024 della dirigenza e del personale non dirigente, ancora fermi, per proseguire poi rapidamente all’avvio delle trattative per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali 2025/2027 per i quali risultano già appostate le risorse nell’ultima Legge di Bilancio.

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