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Pubblico Impiego. Fumarola a chiusura del Consiglio Generale Fp Cisl: “Rinnovare tempestivamente i contratti è la prima difesa dei salari e della dignità del lavoro”

Pubblicato il 19 Dic, 2025



“La Fp Cisl è una comunità che non si limita a stare dentro il lavoro pubblico, ma lo rappresenta e lo orienta, dandogli dignità e voce. Lo dimostrano i risultati positivi della rappresentatività certificata dall’ARAN e la crescita straordinaria degli iscritti alla federazione”. E’ quanto ha sottolineato la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, concludendo oggi a Roma il Consiglio generale della Funzione Pubblica Cisl.
“È un riconoscimento che nasce dalla cifra e dall’identità della Cisl: serietà, concretezza, responsabilità. Abbiamo negoziato quando altri preferivano sfilarsi, rinnovato tutti i contratti pubblici quando altri inseguivano il titolo facile sui giornali. Abbiamo portato risultati concreti ai lavoratori, mentre altri restavano fermi in una critica sterile, ancorata a ideologie del Novecento”. Secondo Fumarola, “l’apertura del tavolo per il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali 2025–2027 è un’ottima notizia, perché consente di dare continuità a un percorso che ha restituito potere d’acquisto e dignità al lavoro pubblico. Se la trattativa si chiuderà entro il 2026, saranno tre i contratti pubblici firmati in quattro anni: la dimostrazione che la tempestività della contrattazione non è un dettaglio tecnico, ma la prima difesa dei salari e della stabilità delle famiglie”. Per Fumarola “servono più tutele, più equilibrio tra vita e lavoro, un welfare contrattuale più forte. Resta invece una vera e propria pietra dello scandalo la situazione dei contratti della sanità privata, delle Rsa e Case di riposo scaduti da troppi anni: su questo siamo al fianco della categoria e occorre attivare tutte le leve possibili per superare questo stallo”. Da qui la proposta della Cisl di un Patto della Responsabilità: “Una necessità per il Paese, un’assunzione collettiva di impegni tra Governo, parti sociali, imprese, Regioni ed enti locali. Un luogo in cui si costruiscono soluzioni, si decidono priorità e si affrontano insieme i nodi che bloccano crescita, produttività, salari e funzionamento dei servizi pubblici. Bisogna emanciparsi dalla politica del giorno per giorno e volare più in alto – ha aggiunto Fumarola – contrastando i segnali di declino già visibili: la pesantissima crisi demografica, le difficoltà nel processo di digitalizzazione, la crisi climatica e i suoi effetti sul territorio, la crescita lenta del PIL”.
“La manifestazione della Cisl del  13 dicembre, partecipata e composta, ha mostrato un Paese diverso da quello urlato, rissoso e frantumato che troppo spesso domina il dibattito pubblico. In piazza non c’erano bandiere ideologiche, ma lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani precari, amministratori locali, volontari, cittadini comuni. C’era l’Italia che vuole essere parte della soluzione, non della contrapposizione”.
“Un’Italia – ha concluso – che chiede al Governo un confronto vero, serio, trasparente e continuo, e che afferma con forza che non c’è riforma possibile senza il contributo del lavoro, delle categorie e dei territori”.