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Salari. Fumarola a Radio 1 Drive Time: “Occorre rinnovare e innovare i contratti individuando meccanismi che aumentino la produttività redistribuendola sulle buste paga”

Per aumentare i redditi occorre rinnovare i contratti e innovarli rendendoli sempre più vicini alla persona, alla realtà lavorativa, individuando dei meccanismi che aumentino la produttività e possibilmente redistribuendola sulle buste paga”. Così la segretaria generale della Cisl, Daniele Fumarola ai microfoni di Radio 1 Drive Time circa la strada da seguire per aumentare i redditi oggi ancora troppo bassi, con una perdita del potere d’acquisto secondo i dati diffusi dall’Istat del 10%. “Bisogna inoltre far rispettare i contratti in essere perché in tante circostanze capita che questo non avvenga e abbassare le tasse” ha sottolineato ancora Fumarola. “Noi – ha aggiunto – abbiamo una particolare attenzione verso il ceto medio, infatti la nostra proposta è passare dal 35 al 32% per i redditi fino a 60mila euro”.
Quanto alla legge sulla partecipazione che, dopo l’approvazione definitiva in Senato, proprio in questi giorni è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale : “La Cisl la considera una svolta storica – ha detto Fumarola – innanzitutto perché applica un articolo della costituzione dopo 77 anni, l’art. 46, inoltre perché attraverso la partecipazione si possono realizzare nuove e moderne relazioni industriali; perché laddove la partecipazione si è realizzata abbiamo potuto verificare che ci sono stati salari migliori, una produttività più alta, che poi è stata redistribuita, investimenti più stabili, un miglior controllo ma soprattutto una attenzione particolare sui temi della salute e della sicurezza. Un protagonismo diffuso di lavoratori e imprese quindi questo ha determinato laddove si è già realizzata e noi pensiamo che possa ancora di più determinarlo, anche una qualità diffusa dell’impresa. Partecipare secondo noi conviene”.
Circa la quota di utili distribuita ai dipendenti che può avere una tassazione di appena il 5% fino a 5000 euro e che può essere ritenuta un vantaggio per chi non guadagna moltissimo: “Può essere un vantaggio – . ha confermato la leader della Cisl aggiungendo come “altrettanto importante è la dotazione finanziaria che è stata stabilità, circa 72 milioni. Importante perché dovrebbe incentivare sempre di più e meglio le imprese a realizzare partecipazione”.
In merito all’acceso dibattito sull’approvazione di questa legge con contestazioni sia in Parlamento sia da parte delle altre confederazioni sindacali che addirittura la considerano una legge svuotata ed un passo indietro rispetto agli obiettivi iniziali: “Non è assolutamente vero” ha risposto la leader della Cisl osservando che probabilmente non è stato letto attentamente il testo della legge che invece “si forgia sulla contrattazione che non viene assolutamente svilita” – ha sottolineato spiegando che “anzi da’ un protagonismo diverso, un protagonismo migliore ai lavoratori all’interno delle imprese. Credo che chi ha affermato che questo testo sia stato svilito non dica il giusto o lo dica evidemente per atre ragioni. L’impalcatura generale è stata mantenuta così come le quattro dimensioni. Chi ha criticato il testo è lo stesso partito che ha presentato 33 emendamenti per modificare il testo originale. Evidentemente c’è qualcosa che va in corto circuito”.

Si è poi espressa sulla settimana corta: “E’ un’antica battaglia della Cisl – ha detto Fumarola – noi pensiamo che si possa realizzare attraverso la contrattazione. Oggi c’è un’attenzione diversa verso il rapporto di lavoro, verso la dimensione lavorativa. Come abbiamo già ascoltato c’è molta attenzione verso la qualità del lavoro, verso la necessità di conciliare tempi di vita e tempi di lavoro. Noi pensiamo che lo si debba fare sempre attraverso gli accordi, pensiamo che lo si debba fare perché ridurre gli orari significa incrementare i salari perché aumenta anche la produttività, incrementare la partecipazione organizzativa in questo caso. Noi dobbiamo cercare di rendere le buste paga più pesanti, gli orari di lavoro più leggeri e poi noi abbiamo introdotto un nuovo elemento: dedicare un giorno al mese per la formazione”.

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