La CISL accoglie con favore l’avvio del confronto oggi presso il Ministero del Lavoro sul tema della salute e sicurezza sul lavoro, alla presenza della ministra Marina Calderone e delle altre parti sociali.
“È positivo che si prosegua, dopo incontro dell’8 maggio a Palazzo Chigi, con il confronto su un tema prioritario e strategico per il Paese, come quello della salute e sicurezza sul lavoro – ha dichiarato Mattia Pirulli, segretario confederale della CISL – Sono emersi temi importanti posti da tempo come CISL. Ci riserviamo naturalmente di fare una verifica approfondita sui testi, ma valutiamo con interesse la volontà di intervenire con disposizioni aggiuntive e specifiche entro luglio.
Particolare attenzione viene posta dalla CISL sulla stabilizzazione della tutela assicurativa INAIL per studenti e personale scolastico. Una misura di civiltà, che va resa strutturale – sottolinea Pirulli – per garantire la massima protezione in tutte le attività di insegnamento e apprendimento, dentro e fuori dalle aule
La CISL rilancia anche sulla necessità di affrontare l’impatto dei cambiamenti . Serve un’intesa sull’emergenza caldo che deve essere allargata però al tema più ampio dei cambiamenti climatici che incidono sul lavoro, specie in outdoor, ormai sempre più frequenti. Non si tratta più di gestire eccezioni, ma di costruire una nuova cultura della prevenzione e della protezione, che metta al centro la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Accogliamo, poi con favore che il confronto parta dai temi degli appalti e dei subappalti, in cui la frequenza degli infortuni è più elevata. Fondamentale inoltre valorizzare pienamente le risorse dell’avanzo INAIL, per potenziare le misure a favore dei lavoratori e intervenire sul grave problema del ridotto e complicato riconoscimento delle domande di infortunio.
Infine, la CISL conferma la propria disponibilità a un confronto costruttivo su misure premiali per le imprese che investono in salute e sicurezza, sul rafforzamento della formazione e sul ruolo della rappresentanza e pariteticità, strumenti fondamentali per radicare la cultura della prevenzione sul lavoro.
Serve una strategia nazionale condivisa, partecipata e strutturale, facendo scelte organiche e corali” conclude Pirulli.