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Sicurezza. Graziani: “Sbagliato pensare di ridurre le ore formazione obbligatoria per i settori ad alto rischio. Serve più formazione per prevenire gli incidenti mortali e gli infortuni nei luoghi di lavoro”

Pubblicato il 18 Set, 2023

“E’ sbagliato pensare di ridurre le ore formazione obbligatoria per i settori ad alto rischio. É necessaria più formazione per prevenire gli incidenti mortali e gli infortuni nei luoghi di lavoro”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Giorgio Graziani.

“La CISL ha già espresso formalmente la propria posizione nel merito del contenuto della bozza di documento per l’accordo con la Conferenza Stato-Regioni in tema di formazione obbligatoria sulla sicurezza oramai in discussione da un anno e mezzo. La nota che avevamo inviato alla Direzione Generale Salute e Sicurezza lo scorso 6 settembre, in preparazione all’incontro che si doveva tenere sul piano tecnico con la stessa direzione il 15 settembre (incontro poi rinviato), era finalizzata ad indirizzare la discussione in modo da sciogliere i nodi critici ed addivenire ad una proposta di formulazione condivisa.
Tra i diversi punti evidenziati nella nostra memoria si esplicitava con chiarezza la nostra contrarietà alla diminuzione delle ore di formazione per i settori ad alto rischio, così come tra gli altri anche sull’insufficiente numero di ore previste per la formazione dei datori di lavoro che svolgono la funzione di RSPP o sull’utilizzo dell’e-learning all’interno di corsi previsti.
Siamo già molto in ritardo, per questo auspichiamo che la discussione riprenda al più presto con l’obiettivo di poter modificare ulteriormente la bozza così come già avvenuto su testi precedenti in cui sono state inserite modifiche che abbiamo apprezzato, sulla base di sollecitazioni e suggerimenti formulate proprio dalla CISL.

Il nostro giudizio finale sarà formulato come sempre alla stesura di un testo finale che dovrà tener conto di tutte le posizioni e sensibilità espresse, nella consapevolezza che il salto di qualità per la riduzione dei morti sul lavoro si fa su prevenzione e formazione su cui sono necessari tutti gli sforzi per il potenziamento e la piena efficacia. Non ci sono alternative”.

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