1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. In Evidenza
  6. /
  7. Sicurezza. Sbarra a Coffee...

Sicurezza. Sbarra a Coffee Break: “La piaga delle morti, degli infortuni, delle malattie professionali nei luoghi di lavoro impone unità e coesione nazionale”

“Aldilà delle polemiche la Cisl resta convinta che la piaga delle morti, degli infortuni, delle malattie professionali nei luoghi di lavoro è importante, dolorosa e impone unità e coesione nazionale. Politica, Istituzioni, sistema delle imprese, organizzazioni sindacali devono remare insieme e nella stessa parte”. Così il Segreterio generale della Cisl, Luigi Sbarra ai microfoni di Coffee Break in merito alle dichiarazioni di Maurizio Landini sulla scelta della Cisl di non partecipare alla manifestazione di ieri a Bologna al quale aveva già risposto elencando le iniziative che la Cisl ha messo in campo sul tema della sicurezza anche in questi ultimi giorni, come lo sciopero di mercoledì nel settore elettrico in tutta Italia, lo sciopero nella provincia di Bologna nel settore privato e non ultima l’Assemblea nazionale dei delegati Cisl che si terrà domani a Roma sul tema.
“A sostegno del confronto e del dialogo con il Governo come Cisl abbiamo organizzato dal mese di febbraio una mobilitazione con centinaia e centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro con iniziative nei territori a livello regionale e con questa tappa importante di domani in occasione della quale faremo arrivare al PalaTiziano a Roma 5000 delegate e delegati Cisl alla sicurezza con un unico grande obiettivo: chiedere al Governo e al sistema delle imprese di rafforzare e strutturare il dialogo ed il confronto ma anche di animare, sensibilizzare, discutere con i lavoratori, con il sistema delle autonomie locali, sulla necessità di costruire una strategia complessiva che contrasti e spezzi questa lunga scia di sangue”. Quanto al possibile stop al cosiddetto dumping salariale nei subappalti e all’allargamento della patente a punti o patente a crediti alla domandia se sia o no una strada percorribile e giusta Sbarra ha ricordato come in questi mesi di confronto con il Governo la Cisl abbia conquistato dei primi risultati significativamente importanti e di come sia “giusto riconoscerli e valorizzarli perché fanno parte delle nostre proposte unitarie e delle nostre rivendicazioni”. E la patente a punti o patente a crediti “è una proposta – ricorda Sbarra- che nasce in casa Cisl e che era già stata avviata come prima sperimentazione nell’edilizia e nelle costruzioni con il Decreto legislativo del 2008. Poi i Governi non ne fecero nulla. Adesso l’abbiamo recuperata, rimodulata, rilanciata, il Governo è disponibile ad attivarla e noi chiediamo che l’attuazione non si limiti soltanto all’edilizia o ai cosiddetti comparti mobili ma che si estenda a tutti i settori economici e produttivi. Sanzioni e premialità, vanno – sottolinea – concordate e discusse con il sindacato. Così come è importante per la Cisl la stretta sui controlli e sulla vigilanza: il governo ha assicurato che nel 2024 ci sarà il 40% in più di controlli e di ispezioni, ci saranno 766 assunzioni di ispettori e di tecnici della prevenzione, parte un primo intervento di attività didattica nelle scuole dell’obbligo, con 33 ore per parlare con i ragazzi di salute e sicurezza. Sono i primi risultati che necessitano di essere ulteriormente rafforzati e intensificati”.
Circa poi la manifestazione di oggi a Torino contro il declino industriale e la vicenda dell’automotive in Italia: “Dobbiamo uscire da questo labirinto fumoso delle promesse. Stellantis deve presentare un chiaro piano industriale per il rilancio dell’Automotive nel nostro Paese, bisogna alzare la capacita produttiva portandola almeno ad un milione e mezzo di auto prodotte, bisogna assegnare nuovi volumi, arrivare alla saturazione di tuti gli impianti e garantire l’occupazione diretta e dell’indotto. Al tempo stesso al Governo chiediamo di strutturare e rafforzare gli incentivi verso l’elettrico”. Inevitabile una domanda sul DEF presentato nei giorni scorsi dal Governo che Sbarra definisce essere un documento allo stato attuale “indecifrabile. Manca tutta la parte previsionale ed è un po’ evanescente rispetto alle misure da programmare per il futuro. Per noi rimane importante assicurare nella prossima legge di stabilità la proproga strutturale del taglio contributivo, ridurre le tasse al ceto medio, rianciare gli investimenti, riaprire il confronto sulle pensioni e poi creare un grande, potente investimento su sanità, scuola ed enti locali”.

Condividi