Sono 4.076.033 i tesserati alla CISL nel 2021, con un aumento dello 0,17% (più 6.922 iscritti) rispetto all’anno precedente. E’ quanto sottolinea in una nota Daniela Fumarola, segretaria confederale organizzativa della Cisl. “ Registriamo nell’ultimo anno una forte crescita della nostra organizzazione tra i lavoratori attivi in molti settori produttivi importanti del paese, nonostante il perdurare della pandemia e della emergenza economica. È un dato positivo ed incoraggiante che conferma l’apprezzamento da parte dei lavoratori della linea sindacale responsabile, concreta e partecipativa portata avanti dalla Cisl a tutti i livelli”. I lavoratori attivi iscritti alla CISL rappresentano oggi il 58,89% complessivo di tutti i tesserati e passano dai 2.378.479 del 2020 ai 2.400.355 del 2021, con un incremento di 21.876 associati (più 0,92%). L’aumento di iscritti è generalizzato su quasi tutto il territorio nazionale ed in molte federazioni di categoria. La federazione dei pensionati nel 2021 ha 1.675.678 di associati, un risultato importante considerato condizionato dal perdurare dell’andamento pandemico che ha interessato il nostro paese anche quest’anno. Per quanto riguarda gli aspetti di genere, il 48,82% degli iscritti alla CISL sono donne ed il 51,18% sono uomini. Nei pensionati il 54,00% degli iscritti è di sesso femminile, mentre il 46,00% sono uomini. Dal punto di vista anagrafico, tra i lavoratori attivi iscritti alla Cisl il 26,38% ha meno di 40 anni, il 28,55% ha tra 41 e 50 anni ed il 45,06% ha più di 50 anni. I nati all’estero sono 368.950 e rappresentano il 16,22% dei lavoratori attivi iscritti alla Confederazione, a riprova di una organizzazione sindacale sempre più multietnica e multiculturale, i paesi più rappresentativi dei nati all’estero sono la Romania con il 17,35%, l’Albania con il 10,89% e il Marocco con il 8,13%.