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Sindacato. Nel 2020 buona tenuta del tesseramento del sindacato Cisl nonostante la pandemia: 4 milioni e 69 mila gli iscritti della Cisl. Crescono pubblico impiego, trasporti e settori terziario e servizi

Sono dati indubbiamente positivi che testimoniano la buona tenuta della nostra organizzazione in molti settori produttivi importanti del paese, nonostante il perdurare della pandemia e della conseguente crisi economica ed occupazionale”, sottolinea la Segretaria confederale della Cisl, Daniela Fumarola, responsabile organizzativa, illustrando in una nota i dati del tesseramento 2020 della Confederazione di Via Po.
“I lavoratori attivi iscritti alla CISL, rappresentano oggi il 58,45% complessivo di tutti i tesserati e passano dai 2.379.871 del 2019 ai 2.378.479 del 2020, con una diminuzione di soli 1.392 associati (meno 0,06%) grazie principalmente all’aumento registrato nel pubblico impiego, nei trasporti e nei settori del terziario e dei servizi. Dati incoraggianti che sottolineano il grande impegno di tutte le nostre strutture regionali, territoriali, categoriali insieme al grande lavoro dei nostri enti di servizio e di assistenza, durante questi lunghi e tragici mesi di pandemia”.
La federazione dei pensionati registra nel 2020, 1.690.632 associati evidenziando una tenuta rispetto all’anno 2019, con un calo di soli 8.987 associati (meno 0,53%), un risultato importante visto l’andamento pandemico che ha interessato il nostro paese quest’anno.
Per quanto riguarda gli aspetti di genere, il 48,97% degli iscritti alla CISL sono donne ed il 51,03% sono uomini. Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Alto Adige e Veneto sono le regioni che hanno una maggioranza di associati di genere femminile. Nei pensionati il 53,90% degli iscritti è di sesso femminile, mentre il 46,10% sono uomini.
Per quanto riguarda il dato anagrafico, tra i lavoratori attivi iscritti alla Cisl il 26,63% ha meno di 40 anni, il 29,20% ha tra 40 e 50 anni ed il 44,17% ha più di 50 anni. I nati all’estero sono il 15,88% dei lavoratori attivi iscritti alla Confederazione, a riprova di una organizzazione sindacale sempre più multietnica e multiculturale.
I paesi più rappresentativi sono la Romania con il 17,85%, l’Albania con il 10,63% ed il Marocco con il 8,15% dei nati all’estero tra gli associati alla Cisl.

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