“l dati del Rapporto Svimez-Utilitalia presentati oggi confermano che il sistema delle utilities rappresenta una delle leve economiche del Mezzogiorno, capace di generare oltre 8,3 miliardi di valore aggiunto e di occupare 112 mila lavoratori, con il 69% dei progetti PNRR già in fase conclusiva di collaudo.
Per la Cisl trattasi di un segnale importante di resilienza e di crescita, che dimostra come il Sud possa essere protagonista della transizione ecologica e dell’innovazione industriale del Paese”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga.
“Per la CISL è, quindi, fondamentale valorizzare questo patrimonio, rendendo strutturali gli investimenti e trasformando il PNRR in una leva fondamantale di coesione territoriale, in grado di consolidare gli effetti positivi sull’economia reale e sull’occupazione meridionale.
Da tempo sottolineiamo la necessità di garantire continuità alle risorse, rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali e – aspetto fondamentale – migliorare il coordinamento tra fondi europei, Fondo di Sviluppo e Coesione e PNRR, così da assicurare una programmazione stabile e di lungo periodo, evitando dispersioni di risorse e duplicazioni di progetti.
Il Sud, grazie al suo potenziale, può essere il motore della nuova strategia produttiva utilizzando al proposito anche la leva della ZES unica, a condizione che si investa in infrastrutture adeguate superando sul versante dei servizi e delle utilities l’attuale frammentazione gestionale per garantire qualità, efficienza e tutela del lavoro investendo sulla formazione in competenze tecniche dei lavoratori.
I predetti aspetti potranno essere implementati attraverso un ulteriore contributo dei lavoratori alla vita delle multiutilities grazie alla recente legge n.76/25 sulla partecipazione, rendendo le realtà del Sud terreno fertile di sperimentazione di una norma che potrà aiutare ulteriormente le attuali performance dell’Area.
La CISL ribadisce infine la necessità che la governance degli strumenti in essere a partire dal PNRR e dai fondi di coesione integri stabilmente il contributo delle parti sociali anche a livello territoriale, valorizzando il ruolo delle utilities pubbliche e miste come leve di innovazione, inclusione e crescita sostenibile, per un Mezzogiorno che cresce e contribuisce a trainare lo sviluppo dell’intero Paese”, conclude Ganga.





